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Google Now prende gli steroidi e diventa Google Assistant

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Google Now prende gli steroidi e diventa Google Assistant

Google Assistant è una delle prime novità annunciate al Google I/O 2016, e sembra in pratica una versione potenziata di Google Now, con la quale sarà possibile conversare in maniera ancora più naturale di adesso, con domande e risposte che si susseguiranno una dopo l'altra, ed Assistant che capirà (o almeno dovrebbe capire) il contesto, senza specificare tutto a voce.

"Che opera d'arte è questa?" Vedendo che siete davanti al Duomo di Firenze, Google Assistant vi risponderà di conseguenza, senza chiedervi altro. "Che cosa si fa stasera?" Ed una serie di cinema e locali aperti, vicini a voi, dovrebbero comparire. E se parlerete di un personaggio famoso, non occorrerà ogni volta ripeterne il nome.

È una cosa che Google cerca di fare da tempo, quella di rendere più simili a delle conversazioni le interazioni vocali con Google Now, ma non è facile che tutto funzioni bene in ogni lingua; quindi, per quanto la cosa sia bella ed evoluta in teoria, abbiamo paura che prima di averla funzionante al 100% in italiano ci vorrà il suo tempo.

In ogni caso, tutto questo funzionerà attraverso ogni piattaforma Android, dagli smartphone, alle auto, a Wear, passando per il nuovo Google Home, un dispositivo domestico in grado di controllare tutti i dispositivi connessi della casa, dalle luci, alla musica, alla TV, agli smartphone ed altro. Pensatelo come una sorta di Jarvis... un po' meno evoluto, ma comunque futuristico.