Nuove funzioni per le app su Search Console (ex Strumenti per i Webmaster)

Andrea Centorrino
Andrea Centorrino
Nuove funzioni per le app su Search Console (ex Strumenti per i Webmaster)

Dopo aver recentemente cambiato nome al suo Strumenti per i Webmaster in Search Console, Google aggiunge nuove funzioni al suo pannello per il monitoraggio e la gestione dei siti nei risultati di Ricerca Google.

Le novità introdotte riguardano l'inserimento di nuovi report per gli sviluppatori di app Android, al fine di comprendere meglio il posizionamento delle loro app nei risultati di ricerca. Difatti, Google considera le app inviate al suo Play Store come se fossero pagine web, indicizzandole: tramite le funzionalità introdotte in Search Console sarà possibile, per gli sviluppatori, comprendere quali parole chiave cercano gli utenti quando trovano la loro app, da quali nazioni provengono le ricerche, quali parti delle loro app non vengono indicizzate correttamente, e molto altro. Questa la descrizione sul sito di supporto Google:

Puoi configurare la tua app per dispositivi mobili affinché venga sottoposta a scansione e indicizzazione da Google, proprio come un sito web. Nei risultati della Ricerca Google vengono mostrati i link diretti delle app configurate correttamente, che consentono agli utenti di accedere rapidamente al tuo ambiente per dispositivi mobili nativo e di essere rimandati ai contenuti giusti dell'app.

Le pagine per cui viene implementata correttamente l'indicizzazione delle app vengono inoltre mostrate in una posizione più di spicco nei risultati di ricerca sui dispositivi mobili. Utilizza queste informazioni per migliorare il rendimento della tua app nei risultati della Ricerca Google e far conoscere la tua app a un numero maggiore di utenti.

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Oggigiorno, vista la notevole quantità di app presenti nel Play Store, uno sviluppatore, oltre a produrre app di qualità, dovrà anche sviluppare buone tecniche SEO (Search Engine Optimization), per spiccare fra i risultati: da questo punto di vista, non possiamo dire che Google non venga incontro agli sviluppatori Android.

Via: 9to5Google