Primi rumor di una versione L di Android, focalizzata sulla sicurezza

Lorenzo Quiroli
Lorenzo Quiroli
Primi rumor di una versione L di Android, focalizzata sulla sicurezza
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Tradizionalmente Google rilascia due versioni all'anno, una durante l'estate e una seconda a fine ottobre dunque non ci stupiamo di iniziare a sentire le prime voci al riguardo della prossima versione del robottino verde. In questo caso si parla di una "L Release" (così è chiamata internamente) che dovrebbe essere rilasciata durante il Google I/O di quest'anno, ma che magari Google potrebbe anche annunciare in anticipo come fu per KitKat, anche se come al solito vi avvisiamo di non dare mai per sicuri questi rumor.

Sicurezza sarà la parola d'ordine per la prossima versione di Android?

L'obiettivo di questa prossima versione dovrebbe essere l'adozione da parte del settore business nel quale BlackBerry prima e Apple poi sono sempre state in vantaggio rispetto al sistema operativo di Google: la prima delle nuove funzionalità sarà la possibilità di cancellare da remoto parte del dispositivo, ossia le informazioni riguardanti l'azienda lasciando intatte quelle personali di chi utilizza lo smartphone.

Questa sarà una di tante nuove API dedicate alla sicurezza, il vero focus per la prossima release di Android.

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Google avrebbe inoltre lavorato con alcuni produttori americani di chip (impossibile non pensare a Qualcomm NdR) per permettere il archiviare dati sensibili come le password proprio nel chip, dove sarebbero al sicuro dai tentativi di furto da parte degli hacker. Inoltre, anche una migliore crittografia dei dati sarà parte dei piani di Google e un'ulteriore autenticazione per accedere ad alcune app.

L'azienda di Mountain Views avrebbe anche in mente un processo di approvazione diverso per le applicazioni business che garantisca la loro sicurezza oltre ad un modo per offrire solamente ai propri dipendenti una app, anche se questi cambiamenti sembrano riguardare più il Play Store che la prossima versione di Android. Non ci rimane dunque che aspettare per vedere se sarà veramente questa la prossima mossa di Google per il robottino verde.

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