Un documento del 2011 svela l'accordo di licenza delle applicazioni Google

Lorenzo Quiroli
Lorenzo Quiroli
Un documento del 2011 svela l'accordo di licenza delle applicazioni Google

Gli accordi di licenza tra Google e i vari produttori Android sono rimasti segreti fino ad oggi, con poche speculazioni al riguardo poi smentite da Google stessa, ma grazie ad un documento trapelato finalmente potrete conoscerne il contenuto, almeno ai tempi di Gingerbread.

La premessa è dunque necessaria: il documento in questione risale al 2011, e molto potrebbe essere cambiato in quello attuale ma siamo certi che molti punti siano rimasti comuni: esistono due tipi di applicazioni Google innanzi tutto, e quelle del primo tipo devono necessariamente essere installate, mentre le altre sono opzionali, e non è possibile in alcun modo applicare modifiche alle app di BigG.

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Inoltre ci sono direttive precise sulla posizione del widget di ricerca, che deve essere non oltre la pagina adiacente alla home di default; Google rende esplicitamente chiara la divisione dei ricavi, dicendo che ogni guadagno derivato dalla vendità dei dispositivi sarà dei produttori, così come tutti quelli derivati dalla pubblicità nelle Gapps appartengono all'azienda di Mountain View.

Il documento prosegue così per 13 pagine, con clausole che ci saremmo aspettati di vedere come "Google può aggiornare le proprie app tramite lo store senza l'approvazioni del produttore", particolarmente importante al giorno d'oggi; se volete consultare il documento integrale potete cliccare sulla fonte.

Fonte: Benedelman