Plants vs. Zombies 2: a spasso nel tempo con i morti viventi [Recensione]

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Plants vs. Zombies 2: a spasso nel tempo con i morti viventi [Recensione]

Sarà pur vero che l’attesa ripaga sempre, ma spesso si rivela essere quasi insopportabile: come quella per Plants vs. Zombies 2, ad esempio. Un conto è attendere un gioco che sai arriverà quella data, quel giorno, un altro è averlo tra le mani senza poterci giocare, perché quel prodotto non è disponibile nel tuo paese, e chissà quando lo sarà. Ripetiamo, qualora non si fosse capito: stiamo parlando di Plants vs. Zombies 2, e non di qualcos’altro. Non appena il nuovo lavoro di PopCap Games è divenuto scaricabile, prontamente lo abbiamo segnalato sulle nostre pagine, presi dalla foga sia nell'avvisarvi il più in fretta possibile che per provarlo, nonostante l’ora tarda. Insomma, l’attesa è finita, lo abbiamo giocato, assaporato, c’è chi si è lamentato per la direzione freemium del prodotto, e chi invece l’ha lodata (i nomi non ve li diamo, ci spiace), fatto sta che è giunto il momento della nostra recensione del nuovo capitolo della guerra tra vegetali e morti viventi.

Prima di iniziare, è doveroso fare mente locale circa la storia della ormai saga. Il primo Plants vs. Zombies è stato un grande successo, ed originariamente fu rilasciato per PC e Mac nel 2009: solo dopo gli sviluppatori si sono accorti del potenziale dei device touchscreen e di come la formula di gioco si adatti perfettamente a quel tipo di dispositivi, rilasciandolo prima su iOS, e poi su Android. Questa volta la musica cambia, ed infatti PopCap Games è stata acqusitata da Electronic Arts (e il ché non ha suscitato proprio buone reazioni da parte dei videogiocatori di tutto il mondo, in particolar modo quelli americani), portandoli dunque a produrre un nuovo capitolo delle simpatiche piante in veste free to play e, soprattutto, in esclusiva per i dispositivi mobile, almeno per ora. Curioso come il sottotitolo del gioco, “it’s about time”, si riferisca sia al fatto che il gioco ha come fulcro i viaggi nel tempo, sia all’annuncio un po’ tardivo del suddetto, come una sorta di “era ora!”.

Fuoco alle polveri: riusciranno i ragazzi di PopCap Games a stupirci nuovamente con Plants vs. Zombies 2? Cerchiamo di scoprirlo assieme mediante un’analisi specifica e, soprattutto, obiettiva.

Giocabilità

La mappa di gioco si presenta così: questa nell'immagine è quella del mondo dei pirati.

La mappa di gioco si presenta così: questa nell'immagine è quella del mondo dei pirati.

nuove piante come la bocca di drago, il cannone sparacocco e il Cavolbotto

La formula di gameplay di Plants vs. Zombies 2 è rimasta praticamente invariata rispetto al suo predecessore. Si tratta di un tower defense dove, tramite l’uso di piante, bisognerà difendere la propria base dai morti viventi. Questi inizieranno l’avanzata da destra, mentre il nostro rifugio è posto nella parte sinistra della schermata di gioco. Per piantare un vegetale c’è bisogno di soli, ossia la valuta di gioco che cadrà dal cielo con il passare del tempo, oppure potremo (anzi, dovremo) piantare i girasoli per produrre ancora più energia solare. Le tipologie di piante sono tantissime: si va dalle classiche come lo Sparasemi, la Chiccopulta e il Muro di noce, fino ad arrivare alle novità come la Bocca di drago, il Cannone Sparacocco o, ancora, una delle nostre preferite, il Cavolbotto, una pianta che prende a pugni i nemici che si trovano davanti e dietro proprio come un pugile.

Proprio perché c’è bisogno di energia solare, i primi attimi di gioco saranno di notevole importanza data la scarsità di questa, e bisognerà impostare uno schema di difesa solido per impedire l’avanzata degli zombi. Anche qui come nel primo è possibile portare una quantità di piante limitata in battaglia, sei tipologie per l’esattezza, quantità che può essere ampliata tramite bonus durante l’avanzamento del gioco.

Il Cannone Sparacocco costa 400 soli, ma la sua potenza è inarrivabile.

Il Cannone Sparacocco costa 400 soli, ma la sua potenza è inarrivabile.

La novità più importante per quanto riguarda il gameplay è l’introduzione del ricostituente

Andiamo a vedere insieme, invece, quali sono le principali novità per quanto riguarda il gameplay del nuovo lavoro di PopCap Games e EA. La più importante è senza dubbio l’introduzione del ricostituente: questo speciale potenziamento verrà lasciato da alcuni zombi durante la partita, e conferirà ad una pianta a scelta dal giocatore uno speciale super attacco. Ad esempio, se lo offriremo ai girasoli, questi produrranno una quantità enorme di energia solare; mentre, se lo propineremo al Super Sparasemi, questo si trasformerà in una sorta di mitragliatrice che sgombrerà l’intera fila dai cattivoni.

Nonostante la semplicità del concept, questa nuova caratteristica aggiunge un po’ più di profondità alla formula di gioco, e risulta azzeccatissima e diverte da utilizzare, anche perché gli effetti sono spettacolari e devastanti. L’altra feature è l’inserimento dei poteri magici da attivare tramite gesture sul touchscreen. Tre quelli disponibili: il Pizzico potente che farà saltare la testa agli zombi, il Lancio potente che permette di sollevare e scagliare fuori dallo schermo i poveri morti viventi e, infine, il Colpo potente, il quale, tramite il mantenimento del dito su uno zombi, permette di fulminarlo insieme a quelli adiacenti. La meccanica risulta essere un po’ fuori contesto a differenza del ricostituente, soprattutto perché sono molto potenti e sbilanciano il gameplay, ma si tratta comunque di un’aggiunta gradita che può tornare utile nelle situazioni più concitate, anche perché il costo di queste abilità si aggira intorno alle mille monete. Insomma, il gameplay di Plants vs.

Zombies era solidissimo, assuefante e molto vario, ed ora, grazie alle nuove piante e all’introduzione del ricostituente, lo è ancora di più.

Contenuti

Il Cavolbotto è una delle piante più belle e utili inserite in Plants Vs. Zombies 2.

Il Cavolbotto è una delle piante più belle e utili inserite in Plants vs. Zombies 2.

In Plants vs. Zombies 2 viaggeremo nel tempo

Non abbiamo citato apposta una gustosa novità contenutistica di Plants vs. Zombies 2 per riportarla qui, nei contenuti. Questa volta, a differenza del primo, viaggeremo nel tempo grazie alla simil-DeLorean di Dave il Pazzo. Il perché è molto semplice: Dave ha mangiato un taco e vuole tornare indietro nel tempo per poterlo rimangiare. Non fatevi domande, è Dave il Pazzo. L’improbabile duo (anzi trio, ci siamo anche noi) da sfogo alla vena comica e alla forte personalità del titolo tramite simpaticissimi dialoghi tradotti interamente in italiano che vi strapperanno ben più di una risata. Dunque, la novità è che qui la struttura non è lineare come nel primo episodio, bensì c’è una mappa che è possibile attraversare e scegliere quale livello affrontare a nostro piacimento.

L'armata delle tenebr-ose piante.

L'armata delle tenebr-ose piante.

compatibilità completa con i Google Play Games Service, dalle classifiche agli obiettivi, fino ad arrivare al salvataggio in cloud

Inizieremo l’avventura in Egitto, per progredire poi nel mondo dei pirati, fino ad arrivare nell’epoca del selvaggio West, per un totale di circa dieci ore di gioco per il completamento dei livelli base: quindi aspettatevi zombi faraoni che cercheranno di rubarvi l’energia solare, cannoni spara zombi, sceriffi non morti e molto, moltissimo altro.

Si scorge anche un mondo futuristico nel menù, si presuppone che arriverà con un aggiornamento; ci aspettavamo uno dedicato al Medioevo ma purtroppo non è presente, il ché ci ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca, ma PopCap Games promette che ne vedremo delle belle nei mesi a venire. Nella mappa sono presenti delle porte da sbloccare tramite le chiavi: queste possono essere acquistate via in-app purchase, o semplicemente giocando nei livelli. Le modalità di acquisizione in-game ovviamente sono molto lente, infatti il rilascio di chiavi da parte degli zombi avverrà con molta lentezza, ma gli sviluppatori hanno inserito dei minigiochi che, oltre ad ampliare l’offerta ludica in termini di varietà, offrono notevoli ricompense dopo il completamento. Essenzialmente si tratta dell’attacco dello Yeti e del Party della Piñata: nel primo bisognerà affrontare un livello e, una volta che spunterà uno zombi grosso e peloso, dovrete sconfiggerlo il prima possibile per recuperare uno scrigno contenente o una chiave, o una lauta somma di monete; nel secondo, invece, è necessario sconfiggere l’avanzata degli zombi con un set di piante scelto dal gioco, dopodiché potremo scegliere tre tipi di Piñata contenenti ricompense casuali, tra cui nuovi costumi per le piante.

Queste sorte di minigiochi avvengono solo in alcuni momenti durante la giornata e rimarranno attivi un tempo determinato. Riallacciandoci al discorso delle porte, queste, una volta aperte, sbloccheranno tre nuovi livelli e una pianta bonus (o un potenziamento). Altra novità importante è l’introduzione delle stelle: rigiocando i livelli, infatti, è possibile imbattersi in sfide decisamente particolari, come “non usare più di un determinato numero di soli” o “non piantare più di tot piante” e così via, ed il completamento offrirà stelle le quali vi permetteranno di sbloccare nuovi mondi.

Alcune sfide metteranno a dura prova le vostre capacità strategiche.

Alcune sfide metteranno a dura prova le vostre capacità strategiche.

Presente la compatibilità completa con i Google Play Games Service, dalle classifiche agli obiettivi, fino ad arrivare al salvataggio in cloud. Purtroppo ciò che ci ha fatto storcere il naso è l’assenza di alcune chicche del passato, quali il giardino Zen e i minigiochi tipo Bejeweled presenti nel primo episodio, aggiunte che sarebbero state perfette nella formula free to play e mobile del titolo, ma probabilmente PopCap Games ha deciso di propinarci i suoi zombi migliori con i prossimi aggiornamenti.

Comparto Audiovisivo

La resa grafica è ancora più vivace e definita rispetto al primo episodio.

La resa grafica è ancora più vivace e definita rispetto al primo episodio.

si sente la mancanza del talento di Laura Shigihara

Il comparto grafico fa della caratterizzazione e della personalità la sua forza, lasciando i poligoni da parte a favore di uno stile grafico cartoon e carico di umorismo. Rispetto al passato, le animazioni sono state migliorate notevolmente e le linee risultano meno marcate e più dolci. Purtroppo si sente la mancanza del talento di Laura Shigihara, la compositrice delle musiche del primo episodio, ma nel complesso il lato sonoro non delude e si attesta su buoni livelli. La resa audiovisiva subisce una grossa spinta grazie anche alla scelta di ambientare il gioco in diverse epoche, cosa che ha permesso agli sviluppatori di spaziare con la fantasia sia stilisticamente che dal punto di vista audio, e ciò non può che far piacere ai nostri occhi e alle nostre orecchie.

Prezzo

Leviamoci subito il sassolino dalla scarpa: Plants vs. Zombies 2 è gratuito e può essere giocato dall’inizio alla fine senza sborsare nemmeno un centesimo e, con un po’ di pazienza, è possibile sbloccare ogni elemento semplicemente giocando, fatta eccezione per alcune piante.

Inizialmente, l'ultima fatica di PopCap Games vi inonderà con diverse opportunità da poter cogliere per avanzare più velocemente nel gioco, o per ottenere bonus in-game. Abbiamo schematizzato in questa lista alcuni dei vari acquisti in-app effettuabili in gioco:

Acquisti in-app delle piante.

Acquisti in-app delle piante.

Servizi:

  • Mazzo di chiavi per sbloccare una porta: 1,79€

Migliorie:

  • Bonus ricostituente +1: 2,69€
  • Bonus soli +25 ogni partita: 3,59€

Pacchetti:

  • Pacchetto Principiante (una pianta, 5000 monete, bonus pala): 4,49€
  • Pacchetto Torcia (una pianta, 40000 monete, bonus pianta extra): 5,99€
  • Pacchetto Torcia (una pianta, 40000 monete, bonus soli): 8,99€

Monete:

  • 5.000 unità di monete: 2,69€
  • 100.000 unità di monete: 26,99€
  • 450.000 unità di monete: 89,99€

Piante:

  • Sparabrina: 3,59€
  • Schiacciazombi: 2,69€
  • Tronco in fiamme: 3,59€
Acquisti in-app delle monete.

Acquisti in-app delle monete.

la quasi totalità dell’offerta ludica di Plants vs. Zombies 2 è fruibile senza pagare

Ognuna di queste microtransazioni è pressoché secondaria ai fini del gameplay, ma c’è da puntualizzare che i costi sono piuttosto alti. Mettere la Sparabrina a pagamento (e soprattutto ad un prezzo esagerato) ci è sembrata una coltellata alle spalle da parte degli sviluppatori, in quanto era una delle piante più importanti nel primo episodio, ma per fortuna esistono dei palliativi che riescono a sostituirla tranquillamente.

Inoltre, anche i pacchetti non stimolano l’acquisto dato il costo elevato, anche perché le monete servono solo ad attivare i poteri speciali e i ricostituenti, e nulla più. Insomma, se da una parte è incredibile che la quasi totalità dell’offerta ludica di Plants vs. Zombies 2 sia fruibile senza pagare, dall’altra parte, però, l’implementazione degli acquisti in-app è - si - secondaria, ma decisamente costosa.

Giudizio Finale

Plants vs. Zombies 2 è realtà, è tornato ed è fantastico; un concentrato di divertimento che saprà soddisfare i palati di qualsiasi gamer grazie al gameplay bilanciato, solido e assuefante, condito con una forte personalità che dona al titolo un carisma unico. Le piccole chicche aggiuntive, quali i viaggi nel tempo e il ricostituente, non fanno altro che rendere ancora più fresca l’offerta ludica, nella speranza che venga aggiornata in futuro con le mancanze che abbiamo segnalato nella recensione. Cosa state aspettando? Dave il Pazzo e la sua macchina del tempo vi stanno aspettando sul Play Store: non fatevi spaventare dagli acquisti in-app, perché dietro a questi si nasconde un intrattenimento genuino, strabiliante e, soprattutto, gratuito.

 

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