Totem Runner: il druido, il mondo tribale e il demone oscuro [Recensione]

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Totem Runner: il druido, il mondo tribale e il demone oscuro [Recensione]

Giochi di mani, giochi di villani. Questo detto serpeggia tra le persone più adulte, in particolar modo i genitori: ma in verità non è sempre così. Ad esempio, la morra cinese non è un gioco incivile nonostante si utilizzino esclusivamente le mani. Anzi, azzardiamo ancora di più: il carta-forbice-sasso può essere considerato come un ulteriore step evolutivo che ha portato alla costituzione (o al miglioramento) dell’intrattenimento digitale; addirittura, potrebbe essere inteso anche come un elemento di game design, una sorta di piccola meccanica che è riuscita in qualche modo ad influenzare una parte del mondo videoludico, specialmente nei giochi di ruolo. Basti pensare alla tanto adorata saga dei Pokémon, le cui battaglie sono influenzate dagli elementi e dal tipo di creatura. E per chi non è d’accordo o semplicemente per chi è scettico a proposito della componente videoludica del carta-forbice-sasso, oggi parliamo di Totem Runner, running game (ancora? [cit.

]) di Chillingo, la software house autrice di He-Man: The Most Powerful Game e Contre Jour. Il titolo maschera la sua struttura di gioco a-la-carta-forbice-sasso con un comparto tecnico di tutto rispetto e con degli elementi platform che lo rendono più complesso di quanto sembri. Vediamo subito di che cosa si tratta.

Giocabilità

La particolarità del titolo risiede nelle capacità di metamorfosi del protagonista

Totem Runner si presenta come un normalissimo side-scroller, dove il nostro protagonista, una sorta di druido, dovrà intraprendere un viaggio per risanare il mondo tribale in cui vive, ormai colmo di odio e oscurità. La particolarità del titolo Chillingo risiede nelle capacità di metamorfosi del protagonista: infatti potrà trasformarsi in due animali principali, il falco e il facocero, a seconda delle insidie che si porranno lungo il cammino. Nella forma umana, il protagonista non ha particolari abilità, in quanto non sarà possibile né saltare né fare qualsiasi altra azione oltre che ad attivare le metamorfosi: l’unica particolarità che giustifica la sua presenza è la capacità di risanare l’ambiente circostante semplicemente correndo, evento che allontanerà il malvagio demone oscuro che seguirà sempre i nostri movimenti.

Qualora non utilizzassimo la nostra abilità risanante per un certo periodo di tempo, che corrisponde circa ad una manciata di secondi, il mostro ci divorerà. Per quanto riguarda le trasformazioni, il falco ci permetterà di volare: una volta attivata la metamorfosi, sull’angolo sinistro dello schermo appariranno due tasti virtuali i quali ci consentiranno di spostare il protagonista su e giù per evitare le trappole.

La veste grafica di Totem Runner è pulita e ben fatta.

La veste grafica di Totem Runner è pulita e ben fatta.

Ogni metamorfosi può essere attivata premendo il tasto virtuale corrispondente

D’altro canto, il facocero dona una forza e una velocità senza pari per distruggere nemici e ostacoli. Ognuna di queste metamorfosi può essere attivata premendo il tasto virtuale corrispondente in qualsiasi momento della partita, e il level design si snoda proprio attraverso questa meccanica che costringe il giocatore a cambiare forma in base alla situazione. Ciascun livello è diviso a checkpoint, infatti, nel malaugurato caso ci succedesse qualcosa durante la corsa, il gioco teletrasporterà il nostro esoterico druido al punto di ripristino più vicino.

E se le cose si mettono male, Totem Runner offre al giocatore una terza trasformazione da usare solo nel caso qualcosa andasse storto: dopo aver raccolto 50 gemme, otterremo un token che ci permetterà di modificare il nostro aspetto in uno spirito. In questa forma, attivabile dopo aver toccato l’apposito pulsante virtuale e successivamente eseguito uno swipe verso destra, il gioco ci teletrasporterà direttamente al checkpoint successivo senza dover affrontare le varie insidie, un po’ come il razzo di Cattivissimo Me e l’invincibilità di Temple Run. Gli unici difetti che abbiamo riscontrato vertono su problemi tecnici per le collisioni non sempre precisissime, piccole diavolerie che si ripercuoteranno insistentemente durante le sezioni più complicate. Nel complesso, però, la meccanica di gioco ci ha intrattenuto moderatamente per tutta la durata dell’avventura, complice anche la sapienza degli sviluppatori nel concatenare le varie trappole per rendere l’esperienza più dinamica e interessante del solito.

Contenuti

Attenzione al demone oscuro: basta utilizzare il potere di risanamento in forma umana per cacciarlo.

Attenzione al demone oscuro: basta utilizzare il potere di risanamento in forma umana per cacciarlo.

I livelli che compongono l’offerta ludica di Totem Runner sono solamente 18, tra l’altro anche piuttosto brevi ma ben diversificati sia stilisticamente che ludicamente, ma non ci siamo sentiti completamente soddisfatti per una problematica abbastanza importante: manca una modalità endless.

I livelli sono solamente 18

Un vero peccato perché lo stile di gioco si adatta bene ad una modalità sopravvivenza e riteniamo che questa sua assenza potrebbe portare a più di un inarcamento del sopracciglio di qualche gamer. Comunque, per tutta la durata dell’avventura, Totem Runner cercherà sempre di lancarvi contro nuove tipoligie di mostri e di trappole, tra cui arcieri, lame rotanti da schivare in volo, piccoli demoni esplosivi e tanti altri che attenueranno quella tipica sensazione di ripetitività che si può avere in questo genere di giochi.

Comparto Audiovisivo

Senz'altro un brutto colpo.

Senz'altro un brutto colpo.

Sarà pur una direzione stilistica derivativa e già vista, i gamer più sapienti avranno avuto sicuramente un sorta di déjà vu con protagonista Outland guardando gli screenshot, ma Totem Runner lascia a bocca aperta per quanto riguarda la qualità sia grafica che delle animazioni.

Le tonalità scure del primo piano si mescolano e amalgamano alla perfezione con i colori vivaci dello sfondo, rendendo il mondo tribale del gioco vivo e fresco. Guardare in azione l’abilità del druido che permette di risanare l’ambiente è molto piacevole da vedere, così come le chicche in slow motion quando si effettua un colpo con il facocero, azione che accentua sia la spettacolarità dell’azione che la cura riposta nell’animazione degli elementi a schermo. Gli stessi suoni contribuiscono a rendere ancora più misterioso l’universo Totem Runner, che inaspettatamente completa un quadro che dona una identità propria al prodotto. Notevole, senza alcun dubbio.

Prezzo

Totem Runner è disponibile gratuitamente sul Play Store, ma la versione free permette di giocare solo ai primi livelli. Per sbloccare l’avventura completa è necessario spendere la modesta somma di 0.89€, un prezzo molto buono per l’offerta ludica proposta. Purtroppo sono presenti gli acquisti in-app, volti a sbloccare ulteriori token per la trasformazione in spirito.

Di seguito uno screenshot che mostra i costi dei suddetti.

Acquisti in-app di Totem Runner.

Acquisti in-app di Totem Runner.

Dunque, complessivamente il prezzo richiesto per usufruire della campagna e di ogni singolo livello è giustificato nonostante alcune mancanze come la modalità endless.

Giudizio Finale

Totem Runner è un valido running game coadivuato da una meccanica di metamorfosi del protagonista che rende più dinamica e ragionata l’azione di gioco. Nonostante alcuni elementi che ci hanno fatto storcere il naso, quali l’assenza di una modalità endless e qualche problema nelle collisioni, questo lavoro di Chillingo riesce nell’intento di svecchiare una formula di gioco un po’ stantia, a dimostrazione del fatto che questo genere sa (ancora) innovarsi e divertire.

E  nel caso vi stesse ancora chiedendo il perché del nostro discorso a proposito della morra cinese fatto all’inizio della recensione, è perché Totem Runner in fondo è il carta-forbice-sasso dei running game. Forse con l’aggiunta di un altro “gesto” sarebbe l’ideale: chi scegliamo, Lizard o Spock?

 

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Trailer

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