Xiaomi Mi3: hands-on

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Xiaomi Mi3: hands-on

Sebbene non sia destinato al mercato italiano, Xiaomi sta attirando su di sé un sempre maggior numero di sguardi, pertanto non possiamo certo snobbare la sua ultima creazione (non che l'avessimo fatto con quelle precedenti), e non essendoci la possibilità di provarlo in fiera, ci affideremo alle impressioni altrui.

Come avrete visto dalla presentazione ufficiale, lo smartphone è molto contenuto sia in dimensioni che peso (145 grammi), ovviamente in rapporto alla sua diagonale da 5 pollici, sebbene il design non sia dei migliori, e se siete detrattori della plastica, non potrete certo stimare Xiaomi, che non ne ha nemmeno scelta di particolarmente buona.

In compenso il display di LG si lascia apprezzare assai, sia in termini di reattività che per la qualità di colori e risoluzione, inoltre è possibile usarlo anche con guanti e dita bagnate (anche se dalle prime prove la reazione non è sempre perfetta), cosa che, specialmente durante l'inverno, non è certo inusuale.

Inutile aggiungere che i giochi girano che è una bellezza, sia che usiate la versione con Snapdragon 800 che quella con Tegra 4. Nell'articolo di presentazione avevamo accennato alla particolare "vibrazione" di questo modello, che in pratica consiste in una sorta di feeback aptico in relazione a ciò che succede nel gioco.

Il sensore da 13 megapixel a marchio Sony è di buon livello, anche se non può certo competere per il podio: in ogni caso Xiaomi ha introdotto delle funzioni software per migliorare gli scatti, rilevando ad esempio automaticamente età e genere, e correggendo così la tonalità della pelle.

Tutto ciò ovviamente al netto del prezzo, che da solo spazza via qualsiasi critica: 250€ per la versione da 16 GB e 310€ per quella da 64GB. Inarrivabile per chiunque (in senso letterale, visto che sarà venduto solo in Cina a quel prezzo).

Fonte: The Next Web