LG G2 "graphic RAM": di che si tratta ed in che modo riduce i consumi

Nicola Randone
Nicola Randone
LG G2 "graphic RAM": di che si tratta ed in che modo riduce i consumi

Il lancio del nuovo modello di punta di LG, e cioè il G2, sta facendo molto clamore in rete: con il suo Snapdragon 800 ed il display da 5,2 pollici con risoluzione full HD, l'azienda coreana ha sicuramente ottenuto un'attenzione diversa dal passato. Tra tutte le funzionalità (non solo software) saltate agli onori di cronaca, vi è anche qualcosa chiamata Graphic RAM, un termine del tutto nuovo nel mondo mobile.

Secondo quanto comunicato dalla stessa LG, la Graphic RAM (GRAM) riduce significativamente il consumo di energia del display del 26% rispetto all'attuale tecnologia consentendo al dispositivo di aumentare la sua autonomia di oltre il 10%. La notizia è interessante, ma cos' è questa GRAM e come funziona?

È presto detto: Graphic RAM è un nome che LG sta usando per una tecnologia chiamata Panel Self Refresh; in effetti sono già un paio d'anni che tale sistema esiste solo che, per la prima volta, viene utilizzato su uno smartphone.

Per capire il funzionamento della GRAM bisogna partire dal presupposto che, allo stato attuale, i display di ogni smartphone o tablet utilizzano la GPU del SoC almeno 60 volte ogni secondo, anche in presenza di un'immagine fissa. Quando l'immagine cambia, che siano i movimenti di un gioco, una schermata o qualsiasi altra cosa, la GPU effettua il rendering e lo rinvia al display. Il limite del processo è che, nel caso in cui stiamo leggendo la pagina di un libro o qualsiasi schermata statica, la GPU impegna comunque energia (anche se il livello di calcolo non è quello del rendering). La GRAM aggira il problema aggiungendo una memoria cache al display che viene utilizzata proprio là dove insista un'immagine statica, riducendo così il carico della GPU: ovviamente il processo consente un ragguardevole risparmio energetico.

Chissà che stavolta, sul piano tecnologico, LG non faccia da riferimento agli altri big della telefonia: staremo a vedere!