Google Chromecast e Nexus 7 2013: il parere di The Verge

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Google Chromecast e Nexus 7 2013: il parere di The Verge

Solitamente non riportiamo i pareri delle recensioni straniere, ma essendo sia il nuovo Nexus 7 che Chromecast due prodotti molto chiacchierati, che non ancora disponibili da noi, abbiamo deciso di fare un piccolissimo strappo alla regola, riportandovi le impressioni di The Verge.

Nexus 7 2013

Ciò che davvero spicca del nuovo tablet di Google sembra essere il display. Anche le performance sono migliori del previsto, ma sono i 7,02 pollici a 1.920 x 1.200 pixel dello schermo a catturare e trattenere su di sé l'attenzione dell'utente. Il pannello IPS scelto da ASUS arriva infatti a ben 323ppi, a parte questo si dimostra luminoso, con colori vividi, angoli di visuale ai massimi livelli e qualità elevata sia nella riproduzione video che nella lettura di documenti. Probabilmente è questo il più grande passo avanti rispetto al predecessore, che monta un display non certo in grado di svettare.

Ci fa inoltre piacere constatare la buona autonomia: con un utilizzo molto intenso, se ne va circa il 75 di batteria in una giornata (parliamo della versione Wi-Fi), il che vuol dire che fare 3-4 giorni di attività media non è certo difficile, tanto più che il tablet ha bassi consumi in stand-by.

L'articolo si conclude inoltre con una frase molto forte: la mia nuova risposta predefinita alla domanda "che tablet comprare?", il che vi dà un'idea dell'ottimo giudizio complessivo, minato solo dall'estetica discutibile, in particolare per le eccessive cornici, e dall'ecosistema di applicazioni per tablet non all'altezza della concorrenza; ma di questo abbiamo già parlato, quindi non ci resta che lasciarvi al video hands-on.

Chromecast

La prima cosa da notare di Chromecast è l'alimentazione. Google raccomanda di collegarla tramite cavo USB e adattatore ad una presa di corrente, ma se il vostro televisore è dotato di porte USB, nulla vi vieta di usarle (sempre che la tensione sia sufficiente); in questo modo però non sarà possibile per Chromecast avviare direttamente la TV anche qualora questa fosse spenta (probabilmente non una grande tragedia). Se siete dotati invece di un televisore con ingresso HDMI 1.4, quest'ultimo dovrebbe essere sufficiente ad auto-alimentare la pennina, sebbene Google non sia ben chiaro in materia.

Una volta collegata Chromecast, si tratta solo di scaricare l'app di setup su Windows, Mac (non Google Cast, ma un altro software apposito) o Android, e inserire tramite essa la password della propria rete Wi-Fi affinché Chromecast possa sfruttarla; come faccia il computer a comunicare con la chiavina in prima battuta, è pura magia.

Come già saprete, Chromecast preleva dati direttamente dalla rete: Android, il PC, o anche iOS, sono solo "telecomandi", pertanto non si tratta di streaming dal vostro dispositivo verso la TV, ma da internet al televisore.

Usare le app di YouTube o Netflix su Android funziona alla perfezione, e siccome Chromecast preleva i video online, nel frattempo potremo fare tutt'altro sul nostro smartphone, che quindi non consumerà minimamente batteria (come invece avviene in maniera sensibile con Miracast). Questo è però anche un difetto, perché non esiste un sistema centralizzato di controllo: se avviamo un video da YouTube, dovremo ricordarci di tenere a portata di mano quella stessa app per mettere in pausa il filmato, ad esempio, o questo continuerà automaticamente fino alla fine.

La funzione più interessante e peculiare è però proprio il Chrome-casting, ovvero la possibilità di "proiettare" i tab di Chrome sul televisore. Funziona praticamente di tutto, dalla musica di Spotify, ai video di servizi alternativi come Vimeo, anche a tutto schermo, e qualsiasi cosa sia in grado di leggere Chrome, potrete vederla/sentirla sul televisore (immagini, mp3, mp4, ecc.).

Ci sono però due limiti a questo tipo di utilizzo: il primo è che qualsiasi cosa viene inviata ad un massimo di 720p (potrete comunque calare fino a 480p per alleggerire il carico sul PC e sulla rete), il secondo è che la riproduzione di video in questo modo non è perfetta e a seconda dei casi avrete più di qualche glitch, particolarmente se non disponete di un PC potente (anche un MacBook Pro Core i7 non sempre ce l'ha fatta in modo impeccabile, tanto per capirci).

È comunque presente un "Audio Mode" da usare nel caso foste interessati solo alla musica, in modo da abbassare il bit-rate del video e garantire un buon ascolto.

La funzione di invio dei tab è ancora in beta, ma con le dovute limature potrebbe diventare il vero selling-point di Chromecast, anche perché di modi per ascoltare musica e/o vedere video ce ne possono essere tanti, particolarmente sui televisori più moderni, ma la navigazione in internet e la riproduzione di qualsiasi contenuto dal web sono un altro paio di maniche.

Via: The Verge