Vivere con i Google Glass: Giorno #13, incontrare l'ANSA

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
Vivere con i Google Glass: Giorno #13, incontrare l'ANSA

Questo articolo fa parte di una serie, chiamata "Vivere con i Google Glass" che ci permetterà di raccontarvi cosa vuol dire indossare la rivoluzione tecnologica del nostro futuro.

La mondanità

Ho avuto modo di partecipare ad un evento settimana scorsa (quale lo lascio indovinare a voi, è facile) e ovviamente i miei Glass mi hanno accompagnato. In questa occasione (dopo oltre due settimane di utilizzo) per la prima volta qualcuno (di non addetti) ha riconosciuto gli occhiali, mi ha chiesto di provarli (per la precisione il ragazzo all'ingresso del locale di cui trovate una foto in galleria). Come già detto le impressioni generali sono solitamente di stupore e ammirazione. Sempre durante lo stesso evento sono stato più volte fermato anche da persone "a caso" che erano nello stesso locale per motivi puramente casuali e che nulla avevano a vedere con il mondo della tecnologia. Ovviamente il maggior numero di domande le ho però ricevute da altri ragazzi, sopratutto blogger, che erano lì per lo stesso motivo per cui AndroidWorld.it era stato invitato.

E' stato un piacere far fare un giro a tutti loro, rubando forse un po' (troppa) scena al vero motivo per cui eravamo lì.

AndroidWorld.it sull'ANSA

Allo stesso evento era presente anche TG1 (che ha riconosciuto gli occhiali, ma non molto di più) e ANSA, nella persona di Titti Santamato, che è stata sicuramente la persona che più si è interessata ai Glass in quella serata. Ha così deciso di realizzare un breve servizio su Ansa.it che parla di noi e, ovviamente, dei Google Glass. Un grazie ancora a Titti Santamato e a chiunque fosse presente a quell'evento.

Giornalismo

Essendo nell'argomento giornalismo vi riporto alcuni pensieri che ho maturato in questi giorni. I Google Glass sono l'accessorio definitivo, per giornalisti di cronaca, d'assalto o semplicemente giornalisti "sul campo". Vi permettono di riprendere tutto, senza mettere a disagio l'altra persona (come già detto), e sopratutto con le mani e la visuale libera, condizione che avvantaggerebbe qualsiasi giornalista.

La qualità dei video ad oggi è buona in condizioni di luce almeno decente, ma rimane purtroppo non sufficiente per lavori come il mio. In molti mi avete chiesto di fare una recensione dai Glass. Purtroppo sembra più facile a dirsi che a farsi. Qualsiasi movimento della mia testa farebbe cambiare l'inquadratura, rendendo il video più caotico della classica videocamera su di un cavalletto.