Google introduce le notifiche push nelle API di Calendar

Roberto Orgiu
Roberto Orgiu
Google introduce le notifiche push nelle API di Calendar

Alle volte basta un piccolo cambiamento nel codice per evitare che le nostre app prosciughino la batteria ed è proprio per questo motivo che gli ingegneri di Google hanno introdotto nelle API di Calendar le notifiche push accessibili dai software di terze parti. Cosa significa questo? In realtà noi utenti difficilmente ci accorgeremmo della differenza, ma le cose cambiano sensibilmente con l'integrazione di questa tecnologia: se prima era necessario che la nostra applicazione contattasse il server periodicamente per mantenere aggiornati i nostri impegni, grazie alle notifiche push il programma verrà automaticamente avvisato di ogni cambiamento, riducendo così il numero di richieste necessarie per l'allineamento dei dati.

Per gli sviluppatori, l'impatto sul codice dovrebbe essere minimo e potrebbe essere riassunto con le poche righe di codice seguenti:

Map<String, String> params = new HashMap<String, String>();
params.put("server", "my-host.com");
Channel request = new Channel()
.setId("unique_subscription_ID")
.setType("web_hook")
.setAddress(String.format("https://my-host.com/notification"))
.setParams(params);
service.events().watch("my_calendar@my-host.com", request).execute();

Data l'importanza (e l'impatto sul codice) di questo aggiornamento, ci aspettiamo di vedere presto diversi software iniziare a fare uso di questa tecnologia e allungare la durata dei nostri amati robottini.