Vivere con i Google Glass: Giorno #12, condivisione folle

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master

Questo articolo fa parte di una serie, chiamata "Vivere con i Google Glass" che ci permetterà di raccontarvi cosa vuol dire indossare la rivoluzione tecnologica del nostro futuro.

Condividere, condividere, condividere

Condividere è sicuramente la parola del 2013 (o forse del 2012, ma chissene, non sono mai stato bravo in queste cose). E i Google Glass non sono da meno, anche perché sono abbastanza sicuro che non vorrete ogni volta dover collegare gli occhiali al computer per estrarre una foto e comunque molte delle possibilità offerte dal riconoscimento vocale danno il loro meglio con la condivisione dei contenuti.

Condividere è sicuramente la parola del 2013

Scorriamo la timeline in "avanti" con il dito, scelgo una foto (posso ovviamente condividere anche solo un testo, ma sarebbe meno esplicativo), faccio un tap sul touchpad e poi scelgo "Share". A questo punto ho un paio di secondi per fare un nuovo tap e aggiungere una descrizione alla foto prima della condivisione.

Questa opzione è presente su tutti i social network ma sembra non funzionare su Twitter. A seguire i link ai post che ho condiviso sui social network: Facebook, Twitter, Google+.

La condivisione è istantanea se connessi via Wi-Fi o in tethering bluetooth. In caso di assenza di rete l'animazione di invio (ovvero la scritta Adding o Sending) rimarrà identica, ma in realtà il contenuto verrà condiviso appena la rete sarà presente.

Possibilità limitate

Google ha fatto un ottimo lavoro nel limare le possibilità da offrire su Glass per rendere l'interfaccia la meno confusa possibile. Questo però ha, almeno al momento, dei limiti abbastanza importanti. Quello più grande al momento è l'impossibilità di condividere via mail o con un contatto qualsiasi su Google+. I contatti, come visto in precedenza, devono prima essere specificati manualmente dall'app MyGlass, oppure possiamo condividere pubblicamente o con una cerchia.