Touchcards: biglietti da visita 2.0

Erika Gherardi
Erika Gherardi
Touchcards: biglietti da visita 2.0

Carta. Quella cosa senza cui non potremmo vivere ma che piano piano sta venendo rimpiazzata da altre soluzioni, quelle informatizzate, quelle che permettono di ridurre l'impatto ambientale, almeno quando si parla di alberi e foreste. In quest'era dove la soluzione è il digitale anche i biglietti da visita stanno diventando un po' old fashion per cui perché non affidarsi ad un'applicazione che svolga una funzione analoga? Il software si chiama Touchcards e vi permetterà di scambiare le vostre "cards" con amici, colleghi e chiunque altro sia in possesso dell'app

Il funzionamento non è particolarmente complesso, anche se prima di cominciare a sbizzarrirvi nella creazione dei vostri biglietti da visita digitale dovrete investire qualche minuto del vostro tempo nell'aggiunta dei vostri contatti. La scheda Me vi permette infatti di connettere i vostri account e la scelta è davvero vasta: Facebook, Twitter, LinkedIn, Google+, Tumblr, Instagram, Foursquare, e-mail (a volontà), siti web e numeri di telefono.

Terminato il lavoro più noioso potrete finalmente recarvi nella schermata My Cards e iniziarne la creazione indicando prima il vostro, il vostro ruolo, la categoria e il colore per poi passare alla selezione dei vostri contatti. Una volta terminato potrete usare Beam per scambiarli con altri o fornire il QR code nel caso la controparte non abbia l'NFC. Ovviamente il funzionamento non è unilaterale quindi potrete a vostra voglia archiviare i biglietti di altri che troverete accolti nella sezione People.

Come avrete capito, usare Touchcards è piuttosto semplice e a lungo andare potrebbe rivelarsi davvero molto utile: meno carta nel portafogli e più contatti a disposizione, tutti conservati nel vostro smartphone. Oltre all'intuitività d'uso, l'app offre anche una piacevole grafica, così utilizzarla non sarà una tortura per gli occhi. Difetti? Uno su tutti: gli stili applicabili sono limitati e fanno un po' rimpiangere la creatività insita in un normale biglietto da visita, ma speriamo che in futuro la scelta diventi un po' più amplia, magari con l'introduzione di un editor.