L'equipaggio di HTC inizia ad abbandonare una nave sempre più alla deriva

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
L'equipaggio di HTC inizia ad abbandonare una nave sempre più alla deriva

Ci occupiamo periodicamente del bilancio della maggiori aziende coinvolte nel mercato Android, e quello di HTC in particolare è uno dei peggiori ormai da più di un anno. Continui a riportare vendite in calo, minimi storici, e ti aspetti sempre il colpo di coda, il balzo all'insù che farà tornare una delle prime aziende a credere in Android ai fasti di un tempo, e invece viene forse il momento di constatare che ormai potrebbe davvero essere troppo tardi. Rinnoviamo fin da subito gli auguri ad HTC, abbiamo più volte espresso il nostro ottimo parere in merito a One, ma dobbiamo anche osservare l'attualità dei fatti, che oltre ai conti in rosso parlano di un'azienda che deve ora fronteggiare defezioni importanti.

Kouji Kodera, (ex) Chief Product Officer di HTC, ha lasciato la sua posizione la scorsa settimana: era l'uomo responsabile della strategia generale sui prodotti a marchio HTC, non un dirigente qualunque, e per di più si tratta solo dell'ultimo abbandono illustre negli ultimi mesi.

Jason Gordon, Vice Presidente della comunicazione globale; Rebecca Rowland, global retail marketing managerJohn Starkweather, direttore del marketing digitale, ed Eric Lin (suo il tweet in apertura) product strategy manager, se ne sono tutti andati nel corso degli ultimi tre mesi. Come potete constatare, sono figure bene o male legate al marketing più che all'hardware/software, a testimonianza del fatto che il problema di HTC non è tanto nella qualità dei suoi prodotti, ma in tutto ciò che le ruota attorno.

In realtà c'è un recente prodotto dell'azienda che a quanto ci dicono sta andando male, molto male (alcune fonti parlano di "disastro"): HTC First. Il primo vero Facebook phone, che avrebbe tra l'altro dovuto avere il launcher del social network in esclusiva per un periodo di tempo maggiore, è invece stato snobbato dal pubblico, e Facebook Home è divenuta disponibile nel Play Store la stessa settimana in cui lo smartphone entrava in commercio, tanto che il suo prezzo con contratto è stato repentinamente tagliato da 99$ a 99 centesimi, semmai ci fosse bisogno di una palese indicazione di debacle.

Inutile a questo punto sottolineare la precarietà del CEO Peter Chou, che dovrebbe dimettersi in caso di fallimento di One, ma a questo punto viene da chiedersi proprio se non si parli di fallimento dell'azienda in generale. Per di più ora sembra che Chou sia stato avvertito con mesi di anticipo dei possibili problemi di forniture per One, ma abbia personalmente insistito per andare avanti a testa bassa. Per fortuna lo smartphone sembra stia recuperando terreno, anche se i 10 milioni in meno di un mese del Galaxy S4 restano un lontano miraggio. Non possiamo quindi che concludere così come abbiamo incominciato: auguri, HTC.

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