HTC Desire X, la nostra recensione
HTC Desire X non è l'ultimo degli smartphone di casa HTC, ma benché sia uscito a fine dello scorso anno è ancora in commercio come smartphone di fascia medio bassa dell'azienda. Abbiamo avuto modo di provarlo e vi riportiamo quindi la nostra esperienza.
Confezione
Nessuna sorpresa nella confezione di Desire X. Alimentatore italiano, cavo USB-microUSB e cuffie stereo standard. Nella media quindi di tutti gli smartphone di questa fascia (che però in realtà stanno perdendo, sempre più spesso, gli auricolari).
Costruzione ed ergonomia
Desire X è molto piccolo e compatto (grazie allo schermo da 4 pollici, diventato ormai "compatto" rispetto agli standard attuali). La cover posteriore è leggermente gommata e si chiude molto bene sul resto, anche se dobbiamo dire che la sensazione è di avere uno smartphone un po' più economico della media dei dispositivi di HTC, anche se comunque le plastiche rimangono di ottima qualità e nel complesso siamo rimasti soddisfatti dalla bontà dello smartphone. Curiosa la posizione del tasto di accensione (centrale in alto), non però sempre facilmente raggiungibile.
Hardware
L'hardware di Desire X è di qualità, ma non rispetta probabilmente più gli standard di "qualità" e sopratutto innovazione dettati dalla concorrenza (e anche dal tempo, essendo uscito questo smartphone nel 2012). Parliamo di un processore Snapdragon dual core da 1 GHz, appartenente però alla "precedente" generazione e porta quindi in dote una GPU Adreno 203, non al passo con i tempi (ma comunque onorevole). Anche la RAM inferiore al GB (ovvero 768 MB) non è al passo con i tempi. La memoria è da soli 4GB, ma è espandibile tramite slot microSD. Manca il chip NFC e anche una fotocamera frontale. Quella posteriore però è dotata di flash LED ed è da ben 5 megapixel (gli scatti sono "onesti").
Display
Lo schermo è molto ampio (almeno rispetto alle precedenti generazioni) ed ha una risoluzione adeguata (480 x 800 pixel). Non possiamo dire lo stesso della resa del contrasto o della luminosità. Lo schermo non ha infatti una luminosità sufficiente quando viene utilizzato sotto la luce diretta del sole.
Software
Android si è di recente aggiornato ad Android Jelly Bean, ma purtroppo l'esemplare che avevamo non ha ricevuto questo "onore". La versione dell'interfaccia Sense è quindi ancora quella per Ice Cream Sandwich. Ovvio che nella versione finale non avrete la stessa esperienza d'uso, ma purtroppo noi possiamo solo riportare quanto testato. In ogni caso le funzioni basilari dell'interfaccia Sense sono rimasti gli stessi fino ad oggi e quindi l'esperienza d'uso è comunque simile a quella successiva all'aggiornamento. Ottima l'integrazione con i social network, anche all'interno della galleria e nella rubrica.
Software: Browser
La navigazione web è buona e abbastanza soddisfacente, ma sopratutto in termini di fluidità si poteva fare decisamente meglio.
Software: Multimedia
Molto buono il player musicale, che fra le altre cose integra anche 7digital (per l'acquisto di brani), SoundHound e TuneInRadio per la radio web (quella FM è comunque presente).
Autonomia
Ancora una volta HTC ha realizzato uno smartphone con un'autonomia esattamente nella media, che riesce a portarci a fine serata con un utilizzo medio, ma che avrà bisogno di una carica intermedia in caso di utilizzo intenso.
Prezzo
Il prezzo di 239€ è (purtroppo) in linea con i listini HTC, ma troppo alto rispetto alla media degli altri smartphone in commercio.
Giudizio Finale
La recensione di Desire X arriva a qualche mese dalla sua commercializzazione, e forse anche per questo, non riesce a convincerci fino in fondo. Lo smartphone non ha difetti di rilievo, ma la fluidità generale e lo schermo non eccelso, stonano un po' con un prezzo troppo alto rispetto alla concorrenza.
In sintesi: Pro
- Interfaccia Sense molto completa
- Fotocamera da 5 megapixel
- Memoria espandibile
- Schermo da 4 pollici
In sintesi: Contro
- Scarso angolo di visione
- Nessuna fotocamera frontale
- Prezzo alto rispetto alla concorrenza
- Poca memoria interna