Ci saranno anche altre piattaforme (YouTube compreso) nel futuro di Google Play Music

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Ci saranno anche altre piattaforme (YouTube compreso) nel futuro di Google Play Music

E così ieri Google ha presentato Play Music All Access, un servizio piuttosto unico nel suo genere, che va dal cloud storage per mettere al sicuro tutta la nostra musica e averla disponibile su diversi dispositivi, allo streaming di contenuti, per farci scoprire sempre cose nuove, allo store vero e proprio, dove poter acquistare singoli e album. Sulla carta è insomma uno dei servizi più completi di tutto il panorama musicale, ma questo non significa che non ci siano delle riserve nei suoi confronti.

Tralasciando al momento la diffusione limitata alla sola America, almeno per adesso, si tratta anche di un servizio che non possiamo definire davvero cross-platform, un punto sul quale invece Google sembra molto attento ultimamente.

Valutiamo sempre altre piattaforme ed altre opportunità. Il nostro scopo generale è che chiunque possa usare i nostri servizi. Non penso debba essere un pre-requisito il fatto che la gente debba utilizzare un hardware specifico per avere accesso ai nostri servizi, non sarebbe un obiettivo strategico.

Penso solo che siamo appena all'inizio.

Le parole di Paul Joycelead product manager di Google Play, sono insomma rincuoranti in tal senso, ma non si limitano solo a questo. Joyce suggerisce anche una futura integrazione con YouTube (che per la verità pensavamo potesse esserci fin dall'inizio), che in un certo senso è già diventato un servizio musicale per conto suo, essendo i video legati alla musica i più guardati. "Può Google costruire qualcosa di migliore che coinvolga aspetti di YouTube con elementi di Google Play? Penso sia qualcosa di cui siamo ben consapevoli, ed è probabile che la direzione sia quella."

Google ci ha insomma sempre abituato ad aspettare un po', quindi dovremo solo portare pazienza anche in questo caso. Se nel frattempo poi Play Music All Access arrivasse rapidamente anche in Italia, l'attesa per il suo allargamento ad altre piattaforme sarebbe ancora più indolore.

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