Larry Page ha un problema alle corde vocali ormai da anni: le cose non migliorano, ma non è mortale

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Larry Page ha un problema alle corde vocali ormai da anni: le cose non migliorano, ma non è mortale

Alcuni di voi forse ricorderanno che alla vigilia dello scorso Google I/O, Larry Page dette forfait per problemi di salute. Furono fatte molte speculazioni al riguardo, non tutte ottimistiche, forse anche a causa della vicenda di Steve Jobs e per il fatto che comunque Page non è mai stato molto "comunicativo" al riguardo. Di solito si tende a pensare che quando qualcuno non ha molto da dire sui problemi di salute, sia per ragioni gravi. In un certo senso è così, ma non al punto che la vita del CEO di Google sia in pericolo.

Come spiegato da lui stesso in un lungo post sul social network di casa, uscito per la verità un po' dal nulla senza apparente ragione, se non forse l'imminenza dell'I/O, Page soffre di problemi alle corde vocali da ormai 14 anni. Inizialmente era una paralisi della corda sinistra, ma la scorsa estate (Page non specifica la data, ma è ovvio pensare all'episodio che abbiamo citato a inizio articolo) le cose sono peggiorate, non al punto da impedirgli di parlare, ma comunque tanto da rendere difficile fare lunghi discorsi.

Sergey Brin ci scherza sopra dicendo che in questo modo Page è divenuto un CEO migliore, dovendo scegliere con più attenzione le proprie parole, ma quest'ultimo dal canto suo sembra aver affrontato la vicenda in modo molto scientifico, cercando continuamente una risposta alla domanda: perché? La sua condizione è in effetti piuttosto rara, e anche per aiutarlo a comprenderla meglio, dati i pochi casi di studio disponibili, Page invita chi soffrisse di simili patologie a visitare il sito del Voice Health Institute, finanziato da lui stesso, al fine di raccogliere altri dati su questa condizione. Il paradosso per il quale uno dei papà di Google è a corto di informazioni, è l'unico lato ironico di tutta la vicenda, e speriamo che Larry Page non se la prenda se alla fine ci ha fatto un po' sorridere. Amaramente.

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