Into the Dead: un endless running in prima persona in stile FPS [Recensione]

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Into the Dead: un endless running in prima persona in stile FPS [Recensione]
into the dead 1

Into the Dead non è un titolo in stile House of the Dead: Overkill, presentato nelle ultime ore dalla ben più famosa software house SEGA al GDC. Si colloca in realtà nel genere degli endless running, tanto di moda in questo periodo nel settore del mobile gaming. Temple Run, Subway Surfer o anche il recente God of Blades (anche Iron Man 3, il futuro arrivo di Gameloft) ne sono esempi lampanti: sfornare quindi qualcosa di originale può essere estremamente difficile.

Forse la software house PIKPOK, famosa per Flick Kick Football, ci è riuscita, sfornando un titolo che non avrà l'originalità dalla sua in quanto ad ambientazione ma che riesce a proporre lo stile endless running in un modo diverso da quelli visti finora. La cornice è la classica apocalisse zombie: siamo tra i pochi sopravvissuti e dobbiamo scappare, sfruttando inizialmente solo le nostre gambe, dall'orda di zombie affamata che ci insegue.

into the dead 3

Lungo la strada, per fortuna, troveremo anche un vasto arsenale di armi da fuoco con cui farsi largo tra la folta schiera di non morti. Le atmosfere cupe e il comparto sonoro rendono il titolo davvero godibile, sempre che non siate suscettibili a questo genere di ambientazioni. Ben realizzato anche il comparto dedicato ai controlli, che offrono alternative basate sull'uso dell'accelerometro o del touch screen. Il motore grafico che spinge il gioco è semplice ma efficace: forse nel complesso risulta essere troppo "scuro", ma si tratta forse di una scelta stilistica che va ad aggiungere maggior ansia al gameplay.

Ovviamente presenti gli acquisti in-app: il gioco è free-to-play, sono presenti quindi crediti da acquistare (guadagnabili comunque con le varie run) e anche pubblicità nei menù di gioco. Riteniamo comunque che Into the Dead sia un titolo godibilissimo, a prescindere dalle conseguenze dell'essere free-to-play, e che meriti almeno una prova.

Fuggite, sciocchi!

Fuggite, sciocchi!

Noi lo abbiamo provato su smartphone, ma anche su tablet il titolo è pienamente godibile.

Che dire quindi: correte (in tutti i sensi) a provarlo! A seguire troverete le nostre pagelle, il link al Play Store, un trailer molto esplicativo e alcuni screenshot. Buon divertimento!

Gameplay: Semplice ed immediato: correre, correre e ancora correre! Buona anche la suite di controlli offerta.
Voto: 8,5
Grafica: Anch'essa semplice ma realizzata comunque in tre dimensioni e di pregevole fattura. Contribuisce all'atmosfera del gioco.
Voto: 8
Sonoro: Parte fondamentale del gioco: il rumore continuo degli zombie che ci stanno con il fiato sul collo è parte vitale dell'insieme.
Voto: 8
Longevità: è un endless running: dura fin tanto che non vi sarete stancati del gioco.
Voto: /
Coinvolgimento: Punto fondamentale del gioco è proprio il coinvolgimento: calarsi nei panni del fuggitivo, con la visuale in prima persona, è ancora più semplice.
Voto: 9
Prezzo: Per quanto ci stiano antipatici gli acquisti in-app, per questo titolo possiamo anche chiudere un occhio e scaricarlo gratis senza lamentarsi.
Voto: 9

Voto Complessivo (non è una media): 8