Modern Combat 4 Zero Hour: è tempo di sventare una cospirazione [Recensione]

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Modern Combat 4 Zero Hour: è tempo di sventare una cospirazione [Recensione]

Questa generazione videoludica è stata capitanata sicuramente dai First Person Shooter o, per i non anglofoni, gli sparatutto in prima persona. La serie di Call Of Duty è vendutissima in tutto il mondo e ogni anno Activision ci propina un nuovo capitolo della saga su console e Pc.

Come ben sappiamo, la casa sviluppatrice francese di titoli mobile Gameloft è molto attenta al mercato e realizza titoli su misura alle esigenze videoludiche dei giocatori su dispositivi portatili, prendendo ispirazione (o, meglio, copiando) da titoli su console HD.

La saga di Modern Combat prende quasi di peso le meccaniche della serie di Call Of Duty: Modern Warfare, cercando di emularle al meglio sui nostri device. Giunti oramai al 4° capitolo, vediamo cosa sono riusciti a fare questa volta i ragazzi di Gameloft.

Americanate a go go

Dopo una presentazione degna dei migliori film hollywoodiani, Modern Combat 4: Zero Hour ci butterà subito nell’azione. Mitragliatore alla mano, nei panni di Edwars Simson dovremo sgomberare la spiaggia dai terroristi insieme ai militari.

Il nostro obiettivo sarà quello di sventare il folle piano di controllo mondiale da parte di Edward Page, il cattivo di turno.

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La resa grafica è ottima anche su dispositivi di fascia media/bassa, anche se sono presenti problemi di frame rate.

L’impatto grafico è notevole: le ambientazioni sono ancora più dettagliate e ampie rispetto ai precedenti capitoli e l’utilizzo del motore fisico Havok riesce ad animare al meglio i danni e le esplosioni. I dispositivi non proprio recenti dovranno sacrificare un po’ di frame rate in alcune situazioni per godere di questa splendida grafica. I personaggi potevano essere sviluppati meglio, sia in termini di varietà texture, sia per la modellazione poligonale. La sensazione iniziale è quella di un titolo dalla grafica impressionante impregnata da un difetto che permea la maggior parte delle produzioni Gameloft: la poca personalità. Modern Combat 4: Zero Hour è un gioco palesemente derivativo, questo si sa, ma purtroppo questo fattore si ripercuote, nel bene e nel male, in tutto il titolo.

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La varietà di certo non manca: sparatorie, QTE, scorte e livelli in cui comanderemo i droni.

Il sistema di controllo è un ostacolo non indifferente per questo genere di giochi sui device portatili.

I First Person Shooter sono tipi di giochi studiati per essere giocati tramite mouse e tastiera e solo successivamente questo genere si è adeguato agli standard console grazie all’utilizzo del joypad, senza restituire la stessa precisione delle periferiche sopracitate. Inserire un sistema di controllo del genere tramite touch screen è senza dubbio una scelta azzardata, ma nonostante ciò, Gameloft è riuscita ad ovviare ad alcuni problemi tramite l’introduzione della mira automatica e dello spostamento della visuale via giroscopio, anche se quest’ultimo risulta praticamente ingestibile. Infatti, ci limiteremo a mirare tramite il tocco su schermo e ad effettuare le azioni di movimento e di sparo tramite il virtual pad. Nel complesso l’azione di gioco scorre fluida nonostante i consueti difetti dati da un sistema di controllo deficitario.

Questione di punti di vista

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La mira automatica è imperativa per garantire una esperienza di gioco più fluida e divertente.

Modern Combat 4: Zero Hour offre una campagna decisamente solida, varia e longeva (sono necessarie circa 8 ore di gioco per completare l’intera  avventura). La narrazione non è particolarmente curata, ma l’azione di gioco scorre veloce e senza momenti tediosi: di cose da fare ce ne sono a bizzeffe, tra scorte, sparatorie, utilizzo di droni, sezioni su veicoli e persino alcuni livelli in cui comanderemo il cattivo in persona, Edward Page.

Punto dolente è l’intelligenza artificiale, decisamente deficitaria su tutti i fronti. Molto spesso, i nemici se ne staranno dietro una copertura, sparando all’impazzata: nemmeno una granata li spodesterà dai loro nascondigli. Per ovviare a questo problema, i ragazzi di Gameloft hanno inserito una quantità di nemici superiore ai precedenti capitoli, aggiungendo quel pizzico di difficoltà in più che non guasta.

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Le missioni in cui vestiremo i panni di Edward Page si riveleranno più ricche dal punto di vista narrativo.

Inoltre, uccidendo i nemici, è possibile ottenere crediti da spendere nel negozio: potenziamenti, migliorie e servizi discutibili come, ad esempio, la possibilità di saltare il livello. Purtroppo i costi sono molto elevati e ci viene da pensare che questa sia una scelta precisa fatta da Gameloft per introdurre le consuete microtransazioni: ma niente paura, con un (bel) po’ di ore di gioco potrete acquistare tutto ciò che vi interessa.

Deathmatch, cattura la bandiera, ce n’è per tutti!

Se volete sperimentare una sfida vera e propria, Modern Combat 4: Zero Hour offre un comparto multigiocatore ampio e ben sviluppato.

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Le mappe nel multigiocatore sono tante e costruite egregiamente.

Si spazia da modalità più classiche come deathmatch (Battaglia), cattura la bandiera, controllo area fino ad arrivare a modalità più interessanti come caccia all’uomo, dove dovremo raccogliere una bandiera e mantenerla per ottenere punti mentre tutti gli altri giocatori cercheranno di ucciderci per rubare il nostro stendardo.

Le nostre prove sono state molto positive, senza eccessivi problemi di lag. Purtroppo le limitazioni del sistema di controllo si fanno sentire ancora di più nella modalità multigiocatore, poiché gli scontri saranno molto più frenetici rispetto a quelli contro l’intelligenza artificiale e richiederanno un approccio più celere. Il rischio è quello di incrociare le dita sul touchscreen, ma sicuramente la pratica riuscirà a limare (almeno di poco) questo limite tecnico.

Conclusione

Concludendo, in Modern Combat 4: Zero Hour si avrà sempre quella sensazione di giocare ad un titolo studiato più per una console casalinga (o per PC) che per dispositivo mobile, come ci ha abituato da sempre Gameloft. Il ché comporta elementi positivi e negativi: da un lato abbiamo un gioco solido, coadiuvato da una campagna in singolo giocatore molto curata e un comparto multigiocatore ben fatto, dall’altro abbiamo dei comandi scomodi, poiché il genere non è adatto per device portatili. Ciò nonostante, Modern Combat 4: Zero Hour rimane un buon titolo, pieno di contenuti e dal comparto tecnico impressionante che saprà  soddisfare senza alcun dubbio tutti gli amanti dei First Person Shooter. Consigliamo il gioco soprattutto a questi ultimi, tutti gli altri faranno bene a ponderare l'acquisto, dato che il sistema di controllo potrebbe risultare davvero scomodo per molte persone.

Peccato per la poca personalità del titolo, una piaga che affligge ormai la maggior parte di questo genere di giochi e che regna su quasi tutti i titoli Gameloft.

Coinvolgimento: Una campagna ben fatta ricca di momenti spettacolari. Purtroppo la poca personalità del titolo rende la narrazione un po’ piatta.
7/10
Giocabilità:  Il sistema di controllo porta con sé tutti i limiti del touch screen. L’intelligenza artificiale deficitaria mina l’approccio ai combattimenti.
7/10
Grafica: Modellazione poligonale degli ambienti di gioco magistrale. Peccato per i personaggi non all’altezza, ma nel complesso la grafica è davvero notevole.
9/10
Sonoro: Comparto sonoro discreto, coadiuvato da un doppiaggio abbastanza buono.
7/10
Longevità: Una campagna singolo giocatore di circa 8 ore e un comparto multigiocatore ben curato e pieno di contenuti.
9/10
Prezzo: 5.99€ per tanti contenuti di gioco, alla pari di un qualsiasi gioco per console. Presenti gli acquisti in-app.
8/10

Voto complessivo : 7.5/10