ADT SDK Bundle: l'installazione di Eclipse, per sviluppare per Android, non è mai stata così semplice

Roberto Orgiu
Roberto Orgiu
ADT SDK Bundle: l'installazione di Eclipse, per sviluppare per Android, non è mai stata così semplice
adt-splash-screen

Tutti gli sviluppatori, bene o male, conoscono Eclipse, famoso software open source, per lo più utilizzato in ambiente Java, e con il quale molto probabilmente tutti noi creiamo le nostre app. Siamo quindi consapevoli di quanto sia macchinosa la procedura di installazione e configurazione, senza parlare di tutte le volte che, durante l'installazione in ambiente Windows, il JDK non viene rilevato, costringendoci verosimilmente ad installare più versioni del Development Kit per poter compilare i nostri apk. E se questa situazione venisse risolta da Google stessa, i cui ingegneri, stanchi della stessa sorte che tocca a noi, rilasciassero un package già pronto per l'uso? È infatti questo che possiamo trovare sul portale per sviluppatori di Android già da qualche tempo, sotto il nome di ADT SDK Bundle.

Il prodotto in sé non è nulla di davvero mai visto, ma sembra proprio che Google abbia fatto centro: con una nuova installazione per Windows 7 a 64bit e relativo JDK, questa versione di Eclipse non ha dato problemi e siamo stati subito in grado di compilare un'applicazione, notando come prima cosa il nuovo splash screen creato dai ragazzi di Mountain View.

La personalizzazione, per quanto non invasiva, non si è comunque fermata qui e anche nella schermata di sviluppo qualche piccolo cambiamento ha reso più veloce e immediato capire dove sono tutti gli strumenti, ad iniziare dalla creazione di un nuovo progetto per Android, che ora troviamo comodamente nel menu, proprio sotto la voce riguardante i normali applicativi Java.

Dando invece un'occhiata più in profondità, notiamo alcuni altri particolari molto interessanti (li abbiamo evidenziati per un più semplice riferimento): l'icona dell'editor è stata cambiata in una simpatica sfera di un verde simile al colore di Android che racchiude due parentesi graffe (rosso), il nome del software è stato cambiato da Eclipse ad ADT (verde), la schermata di DDMS (blu) è facilmente raggiungibile e difficilmente finirà nel testo di overflow, mentre in basso possiamo vedere lo heap disponibile nel dispositivo collegato (giallo).

Oltre alle personalizzazioni visuali apportate dal Team di Android, sembra che anche qualcosa sotto il cofano sia stato modificato: Eclipse ci è sembrato infatti più veloce e reattivo, anche all'avvio.

Probabilmente è in parte dovuto all'effetto placebo derivato dall'avere finalmente un editor apposito per Android e speriamo che la mano di Google sia riuscita a risolvere anche quei piccoli problemi che attanagliano Eclipse, come la corruzione dei workspace di tanto in tanto, o l'importazione del codice che rinomina il progetto in maniera fantasiosa.

Se volete verificare se anche per voi qualcosa è cambiato, basta un salto alla pagina apposita del portale per sviluppatori.