Datasync, sincronizzare i dati delle applicazioni tra diversi dispositivi Android

Lorenzo Quiroli
Lorenzo Quiroli
Datasync, sincronizzare i dati delle applicazioni tra diversi dispositivi Android

A meno che non siate in possesso di un Padfone, giocare su smartphone e tablet agli stessi giochi ricominciando esattamente al punto in cui vi siete fermati potrebbe essere un problema non facilmente risolvibile; l'applicazione che vi presentiamo oggi mira a fornirvi una soluzione, ma con un compromesso: per utilizzarla infatti saranno necessari i permessi di root.

Datasync infatti mira a sincronizzare i salvataggi e in generale i dati delle vostre applicazioni, in modo da non dover più rigiocare ad un livello di Angry Birds già fatto: Datasync è disponibile in due diverse versioni, una normale e una beta con l'aggiunta di una chiave a pagamento (la plus) per sbloccare molte funzioni utili in entrambe le versioni.

Quella normale si presenta con un ottimo tema in stile holo (potrete scegliere voi se tenere quello chiaro o impostare quello scuro), un''interfaccia ben ottimizzata anche per i tablet e vi consentirà di sincronizzare manualmente (ma non automaticamente) i dati delle vostre app se collegati alla stessa rete wi-fi, oppure, tramite Dropbox o Box se collegati a reti diverse.

Sarà anche possibile inviare un'intera applicazione ad un'altro dispositivo anche se, vi avvisiamo, la velocità di trasferimento, seppur buona, sarà inferiore a quella ottenuta scaricando l'app direttamente da Google Play. Questa versione di Datasync è gratuita ed è da considerarsi stabile.

La beta invece presenta un'interfaccia diversa e più intuitiva, sempre in stile holo ma più proiettata verso Jelly Bean e Google Now, con linee più morbide e molto bianco: sappiamo che sono molti gli utenti a voler testare le ultime novità anche a costo della stabilità, e se siete tra questi la versione beta fa per voi, infatti avrete anche la sincronizzazione in background, il supporto al protocollo FTP e le notifiche espandibili (ovviamente se la vostra versione di Android è Jelly Bean). Anche questa versione è gratuita, ma vi ricordiamo ancora una volta che non è da considerarsi stabile.

La chiave plus dell'applicazione infine sblocca alcune funzionalità decisamente importanti, come la possibilità di sincronizzazione in tempo reale (al momento solo in abbinamento con la versione beta) grazie alla quale appena chiuderete una app i suoi dati verranno immediatamente sincronizzati con i dispositivi associati, rendendo il processo automatizzato mentre se utilizzate la versione stabile potrete programmare le sincronizzazioni, in modo da ottenere pressoché lo stesso effetto, anche se con meno efficienza.

Inoltre, la versione a pagamento introduce anche una vera sincronizzazione in entrata ed in uscita senza inutili sprechi di megabyte inviati o ricevuti,  la possibilità di ripristinare anche i backup effettuati con Titanium Backup, e la possibilità di sincronizzazione (solo per la versione beta) via Bluetooth e NFC, utili in caso non foste coperti da una rete wifi per evitare un consumo dati troppo elevato. L'applicazione è disponibile su Google Play al prezzo di 1,99€.

Se da una parte l'applicazione svolge bene ciò che le viene richiesto, la necessità di avere i permessi di root su entrambi i dispositivi è un requisito non da poco, che esclude la maggioranza degli utenti, ma che d'altra parte non possiamo certamente additare come colpa allo sviluppatore, che anzi ha svolto un egregio lavoro; ci auguriamo però che un simile meccanismo venga introdotto in futuro in una prossima versione di Android, in modo da non richiedere permessi di root e da funzionare nativamente rimpiazzando il già presente sistema di backup automatico che presenta notevoli margini di miglioramento.

Vi lasciamo quindi con un video in inglese che vi mostra una anteprima di Datasync da parte dei colleghi di AndroidPolice:

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