Xiaomi vuole sbarcare negli USA entro un paio di anni

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Xiaomi vuole sbarcare negli USA entro un paio di anni

Vi sarete senz'altro accorti di come il CES di quest'anno sia decisamente stato all'insegna dei produttori asiatici, almeno per quanto riguarda il mondo Android: Sony, Huawei, Lenovo, Pantech, ZTE, Oppo, e altri, sono nomi desinati ad essere sentiti sempre più spesso ai quattro angoli del globo (alcuni già lo sono, a onor del vero). Xiaomi in realtà non ha fatto parlare molto di sé alla fiera di Las Vegas, ma i suoi modelli più celebri (Mi-One e Mi-Two, ma non dubitiamo del Mi-3) sono sempre stati oggetto delle nostre attenzioni, e recenti segnali indicano che l'azienda vorrebbe varcare i confini cinesi, seppur limitandosi all'estremo oriente, almeno nell'immediato futuro. In un'ottica di più lungo periodo però, le cose potrebbero cambiare.

Il produttore cinese avrebbe infatti ormai superato i 7 milioni di smartphone venduti, con un totale di più di 2 miliardi di dollari di entrate, e ricordate che parliamo di modelli disponibili solo nella madrepatria e che vengono venduti a prezzi concorrenziali per non dire sottocosto, al solo scopo di far circolare il proprio marchio e divenire rapidamente popolare presso il grande pubblico, anche se solo casalingo.

Simili cifre sono sostenibili in patria, ma riuscire a mantenerle anche all'estero è un altro paio di maniche: dovranno aumentare i volumi di produzione (considerevolmente, vista la politica di Xiaomi di vendere "a lotti"), e inoltre ci sono da considerare i costi legati a esportazione, promozione e vendita, per non parlare dei necessari accordi con vari operatori locali dei paesi stranieri.

Guardiamo quindi con molta attenzione all'espansione di Xiaomi verso il Nord America, che secondo Li Wanqiang, un portavoce dell'azienda, non avverrà prima del 2014/2015. Evidentemente gli ostacoli che abbiamo appena citato (e tanti altri) non si possono aggirare in tempi brevi, ma auguriamo buona fortuna a Xiaomi, così chissà che in futuro acquistare i suoi modelli non diventi più semplice anche per noi europei.

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