Il pessimo sistema di valutazione della musica sul Play Store

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
Il pessimo sistema di valutazione della musica sul Play Store

La votazione di un bene su di un negozio virtuale è da sempre uno dei migliori sistemi di democratizzazione degli acquisti online, in quanto permette a chiunque abbia già acquistato quel prodotto di esprimere un giudizio sul bene stesso, sulla transazione e sul negozio da cui lo si ha acquistato. Fin dall'inizio dell e-commerce.

Anche nel Play Store è sempre stato così (almeno in Italia) e dopo aver acquistato o scaricato gratuitamente un'applicazione la si poteva votare con una valutazione da 1 a 5 stelle e a piacimento anche con un commento. Fino all'arrivo dei libri e poi successivamente della musica. Il sistema però sembra essere lievemente diverso e permette a chiunque (nonostante lo store sia teoricamente lo stesso) di votare anche senza aver acquistato il bene per cui vogliamo esprimere un giudizio. Sia da smartphone che da interfaccia web.

Abbiamo preso ad esempio l'emblematico caso di Gangnam Style (la canzone, non l'app).

Solo le recensioni dell'ultima manciata di giorni regalano commenti degni di una vignetta sul popolare sito di meme 9gag. Ecco qualche erudito esempio. Iniziamo con i confusi.

Proseguiamo con i pirati convinti.

Passando per gli insulti gratuiti (senza comprendere che i commenti non sono una chat).

E finendo con una vera e propria perla.

Cara Google, forse ti è sfuggito giusto un "flag" nel codice del Play Store riguardante libri e musica. Dopotutto non sarebbe la prima volta ultimamente.

Google Go Home You Are Drunk