Android 4.1 Jelly Bean: tutte le novità

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Android 4.1 Jelly Bean: tutte le novità

Jelly Bean è ormai una realtà consolidata e non è l'update incentrato sui tablet che avremmo pensato, ma non per questo significa che sia privo di novità, anzi è proprio il contrario. Vediamo dunque assieme quali sono i numerosi cambiamenti di Android 4.1 e perché questa sarà una delle versioni più desiderate di sempre. (come ogni volta.)

Più veloce, più liscio e più reattivo

L'ottimizzazione è stata un punto chiave nello sviluppo di Jelly Bean e grazie a Project Butter i risultati sono ben più che tangibili: vsync ottimizzato e sincronizzato al tocco, buffering triplo, e CPU input boost per ridurre la latenza, sono le tre chiavi di questo successo.

Migliore accessibilità

Nuove API dedicate all'accessibilità migliorano l'uso di gesture, accessori, e metodi di input alternativi. Anche il sistema di talkback e di explore-by-touch sono stati ridisegnati per un uso più semplice, inoltre tali servizi possono rimandare a specifici tutorial.

Supporto per utenti internazionali

Il testo è disponibile in maniera bidirezionale, anche in modalità di modifica, inoltre sono disponibili localizzazioni in arabo ed ebraico, oltre a lingue aggiuntive, nuovi Emoji, e ottimizzazioni varie. Da segnalare inoltre che è possibile installare rimappature della tastiera (oltre alle 27 predefinite), in modo da venire incontro a tutte le esigenze di layout, dato che è possibile cambiare al volo tra una e l'altra.

Nuovi modi per creare meravigliose interfacce

Le notifiche sono espandibili e ciascuna di esse può avere fino a 3 azioni associate, inoltre ci sono anche tre template predefiniti a seconda del tipo di notifica.

I widget adesso si ridimensionano da soli se c'è poco spazio e sono in grado di mostrare contenuto differente a seconda della dimensione, permettendo così anche di differenziarne il comportamento tra modalità portrait e landscape.

Tanti altri miglioramenti sono stati inoltre apportati: è più facile animare le varie attività, realizzare transizioni, gli sfondi animati possono essere visualizzati in anteprima anche all'interno dell'app che li ospita, e la risoluzione delle foto per i contatti è stata aumentata a 720 x 720.

Nuove modalità di input

Le app possono essere notificate in caso siano collegati nuovi dispositivi di input via Bluetooth, USB o altri tipi di connessione (utile sia per lavoro che per i videogame), inoltre possono essere informate sulle capacità di ciascuno di questi dispositivi per sfruttarle al meglio, usandone anche le eventuali funzioni di vibrazione

Nuovi tipi di connettività

Android Beam farà uso del Bluetooth per agevolare il trasferimento dati, inoltre è stata migliorata la connessione (tramite DNS-based e Wi-Fi Direct service discovery) ad altri dispositivi mobili, stampanti, fotocamere, media player, e anche la gestione della banda di rete è maggiormente affinata.

Nuove potenzialità multimediali

Android 4.1 fornirà accesso di basso livello ai codec hardware e software, audio via USB per costruire ad esempio dock multimediali, grazie anche all'Open Accessory Development Kit (ADK), miglior supporto alla registrazione (riducendo eco, rumore di fondo, e sbalzi di volume), audio multicanale con integrato il supporto all'encoding/decoding in AAC 5.1, riproduzione di tracce musicali senza pause tra una e l'altra.

Android Browser e WebView

Migliorate l'esperienza HTML5, la velocità di rendering, l'input di testo, le performance Java e ridotto il consumo di memoria. Chrome esce dalla beta.

Nuove API e servizi

Google Cloud Messaging (GCM) è un nuovo servizio che permette agli sviluppatori di inviare brevi messaggi ai propri utenti su dispositivi Android, crittografia delle app e aggiornamenti incrementali, inoltre sarà possibile (a breve) integrare i servizi di Google nelle proprie app: in questo modo se un'applicazione ha bisogno di farci autenticare a Google+ lo potrà fare in automatico tramite Google Play.

Queste sono a grandi linee le novità principali di Android 4.1 Jelly Bean: se volete saperne di più vi rimandiamo alla pagina apposita sul sito degli sviluppatori e, speriamo in un futuro non troppo lontano, ad un nostro hands-on.

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