Un brevetto di HTC mostra un'interfaccia grafica "vecchia di secoli"

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Un brevetto di HTC mostra un'interfaccia grafica "vecchia di secoli"

Giusto ieri HTC ha ottenuto un brevetto che era stato richiesto appena nel 2008, avente per protagonista un'interfaccia grafica per smartphone che finora non abbiamo mai visto, e che sinceramente dubitiamo rimpiazzerà la Sense nel prossimo futuro: sarà un peccato o no?

Come si intuisce in parte dall'illustrazione qui sopra, ripresa nella sua forma completa a fine articolo, l'azienda taiwanese si era chiaramente ispirata al mondo della carta stampata: togliete dalla scena le onnipresenti icone e i futuristici widget, qui si parla di una forma d'interazione "vecchia di secoli", semplice quanto consultare il classico indice di un libro, cosa che chiunque al mondo saprà fare. Curva di apprendimento praticamente azzerata dunque, a scapito della complessità delle homescreen odierne.

Le applicazioni sono infatti elencate una dopo l'altra, e più che uno smartphone sembra di avere a che fare con il menu di un ristorante o, appunto, con l'indice di un libro: tappando su una specifica pagina viene eseguita l'app ad essa associata, e non mancano nemmeno i contenuti speciali, come le applicazioni preferite e l'immancabile pagina per il meteo a cui HTC non sa proprio rinunciare.

Indubbiamente l'idea ha un suo fascino, anche se al giorno d'oggi difficilmente applicabile: l'Holo theme di Ice Cream Sandwich ha imposto come mai prima d'ora lo stile grafico di Android stock, tanto che le interfacce personalizzare dai vari produttori non sono mai state così tanto oggetto di critiche come in questo periodo; da parte loro molte aziende l'hanno probabilmente già intuito, infatti si sono ispirate pesantemente al design del launcher di Google  per le rispettive UI (vedi ad es. Samsung con la TouchWiz UX, o LG con la Optimus UI 3.0).

In ogni caso dobbiamo dare credito ad HTC di aver inventato qualcosa di piuttosto originale, rifacendosi in realtà a qualcosa di assai vecchio; peccato solo che, quando ha depositato la richiesta per questo brevetto, fosse il lontano 2008, e nel giro di 4 anni il mondo degli smartphone, e di Android in particolare, è drasticamente cambiato.

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