Sony spiega perché Gingerbread può anche essere meglio di Ice Cream Sandwich
Sony ha promesso molto in materia di aggiornamenti ad Ice Cream Sandwich, e non dubitiamo che manterrà la parola data, ma finora il biscotto gelato e il produttore nipponico non sembrano andare molto a braccetto, dato che anche i nuovi modelli 2012 sono usciti con Gingerbread. Ma vediamo cosa ne pensa l'azienda stessa del suo "affezionato" Android 2.3.
Siamo effettivamente orgogliosi di affermare che il nostro software Gingerbread è molto stabile e ha grandi performance, quindi non è una cattiva idea rimanere su questa release. Ice Cream Sandwich è più intenso, per esempio in termini di consumo di risorse.
Una dichiarazione tutta in neretto quella di Sony, che da una parte si vanta della qualità del proprio software e dall'altra critica in maniera affatto velata l'ultima versione di Android, ritenuta troppo esigente. In ogni caso l'azienda nipponica ha riconosciuto anche gli indubbi meriti in termini di rifinitura e usabilità dell'interfaccia di Ice Cream Sandwich.
Non è difficile immaginare che gli uomini di Sony temano un calo di prestazioni, principalmente nei loro modelli più datati, dopo il passaggio ad Android 4, sebbene affermino che i loro ingegneri abbiano già risolto ogni problema.
Nella nostra umile esperienza personale con altri dispositivi, il passaggio da Gingerbread ad Ice Cream Sandwich non solo è risultato "indolore", ma ha portato benefici sia grafici che in termini di reattività e autonomia.
Indipendentemente da come la si pensi, Sony ha sollevato un tema interessante: c'è "davvero bisogno" di avere sempre l'ultima versione? Non è meglio un sistema rapido e funzionale, magari un po' datato, piuttosto che uno più lento ma aggiornato? L'ovvia risposta sarebbe "nuovo e veloce", ma qualora ciò non fosse possibile è meglio restare al vecchio e scattante o passare al nuovo ma meno reattivo? Non è che il continuo rilascio di nuove versioni di Android ci ha resti tutti un po' avidi di aggiornamenti? Diteci la vostra.