Neonode zForce sfrutta LED a infrarossi al posto del touchscreen capacitivo

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Neonode zForce sfrutta LED a infrarossi al posto del touchscreen capacitivo

Neonode ha sviluppato un'interessante tecnologia, chiamata zForce, che sfrutta dei LED ad infrarossi per catturare il tocco degli utenti: non solo è altamente reattiva ed accurata, ma è anche in grado di misurare l'intensità della pressione e non solo la sua posizione.

Oltre a questo è di notevole utilità il fatto che non siamo più limitati alle sole dita come metodo di input, dato che vengono riconosciute anche penne (normali) o pennelli, di ciascuno dei quali è correttamente interpretata la pressione applicata ed anche la "taglia": ad esempio un pennello grande produrrà pennellate più grandi, proprio come ci aspetteremmo. Considerando inoltre che la frequenza di refresh può arrivare fino a 1kHz, la reattività del sistema è molto elevata e non si registrano lag tra il tocco e la sua effettiva visualizzazione sul display.

Al MWC era presente anche una seconda unità demo, chiamata Stargate, dotata di touch dual-layer con supporto ai controlli 3D, il che ci ricorda in parte l'effetto ottenibile con l'input a ultrasuoni di Texas Instruments.

Esiste anche una contropartita, che potete intuire anche dalle immagini qui sotto: dato che questa tecnologia ha bisogno di un'ampia quantità di LED e fotodiodi, è necessaria una cornice addizionale per far loro posto, rendendo quindi impossibile incastonarla in dispositivi di ridotte dimensioni, e di certo un display edge-to-edge non è contemplato.

Purtroppo non è ancora chiaro se e quando vedremo queste tecnologia in azione su dispositivi di massa, ma per farvi un'idea più concreta di come funzioni potete dare un'occhiata al video seguente.

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