Reckless Racing 2: recensione in anteprima e dal 2 febbraio per tutti gli Android

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Reckless Racing 2: recensione in anteprima e dal 2 febbraio per tutti gli Android

Polarbit ci ha gentilmente dato modo di provare il suo nuovo ed attesissimo titolo di corse, confermandoci tra l'altro che, contrariamente alle notizie trapelate nelle scorse settimane, non ci sarà alcuna esclusiva per Xperia Play ed il gioco sarà disponibile per tutti i dispositivi con Android 1.5 e superiori dal prossimo 2 febbraio.

Come chiaramente visibile anche dagli screenshot a fine articolo, quella che abbiamo tra le mani è una versione non definitiva del gioco, che in particolare si è rivelata non funzionante su vari dispositivi (la recensione è stata scritta provandolo su Galaxy S II); abbiamo segnalato la cosa a Polarbit, e ci aspettiamo quindi una piena compatibilità al momento del suo rilascio.

Nonostante la sua natura di demo, una volta avviato il prodotto ci è apparso completo e definito in ogni dettaglio: avremo sperimentato si e no un paio di scatti, ma nessun force-close o altri problemi durante le gare; il consumo di batteria è sensibile, ma nella norma per un titolo del genere, circa il 40% per 1h di gioco (misurata con il telefono in modalità aereo, ovviamente la durata varierà a seconda del dispositivo).

Il paragone con il primo Reckless Racing è quasi d'obbligo, ma fuorviante: il vecchio titolo era un puro arcade che faceva dell'immediatezza il suo punto di forza, ma questa sua seconda incarnazione affronta le cose con un approccio un po' diverso. Ve ne renderete subito conto dai seguenti numeri:

  • 4 modalità di gioco: carriera, arcade, evento singolo e multiplayer
  • 12 coppe in modalità carriera, ciascuna con un numero di gare al suo interno variabile fra 3 e 6, per un totale di 52 circuiti diversi (seppure alcuni di questi siano rielaborazioni dei precedenti, magari con deviazioni e strade alternative)
  • 18 auto ciascuna con un suo design unico e la possibilità di numerosi upgrade in modalità carriera
  • 40 sfide in arcade, ciascuna da affrontare con una specifica macchina
  • 3 tipo di evento singolo: gara, giro veloce ed eliminazione
  • 3 potenziamenti per le auto: motore, maneggevolezza e pneumatico
  • Cerchioni, verniciatura di base, secondaria e tinta finestrino personalizzabili
  • Difficoltà personalizzabile da 0 a 100% oppure regolabile in automatico

Una volta creato il nostro profilo, scegliendo tra vari avatar a disposizione (non che cambi niente tra l’uno e l’altro), vorremo sicuramente provare la modalità carriera: avremo inizialmente a disposizione un’auto alquanto lenta (le prime gare vi sembreranno al rallentatore e difficilmente incapperete  in lunghi drift e testacoda), ma facendoci largo tra le varie sfide che ci verranno proposte riusciremo in breve tempo a racimolare un po’ di denaro per trasformare il nostro “scatolone” in un’auto da corsa o quasi.

Ogni vettura ha un punteggio minimo e massimo, che indicano il suo grado di partenza e quello a cui può arrivare; esso determina inoltre l’accesso o meno alle varie coppe, infatti ciascuna di esse è limitata ad una certa fascia di punteggio, sforata la quale non vi potremo partecipare. Questo elemento è molto importante perché permette di non accedere ad una coppa piena di avversari veloci con una macchina troppo scarsa, ma al contempo ci proibisce di fare a nostra volta la parte del leone e di andare a misurarci contro delle tartarughe mentre siamo alla guida di un bolide, contribuendo in sostanza a bilanciare ottimamente il livello di difficoltà.

Ciascuna coppa è formata da un numero variabile di eventi (almeno tre), ma non è scontato che questi siano una semplice gara a chi arriva primo: a seconda del caso dovremo anche cimentarci in una corsa ad eliminazione, dove l’ultimo concorrente di ogni giro viene squalificato, ed in un una sorta di pole-position, dove vince chi riesce a far segnare il tempo migliore su una serie di giri di circuito.

Proprio riguardo questi ultimi, non vi aspettate di gareggiare sempre sull’asfalto fumante: ci saranno spesso dei tratti di sterrato, se non intere piste ambientate ai margini del deserto, dove andare fuori strada significa affondare le ruote in un mucchio di sabbia; inutile dire che la tenuta del nostro veicolo sarà fortemente influenzata dal fondo stradale.

Per cercare dunque di rimanere in pista e tagliare il traguardo per primi sarà opportuno modificare il nostro veicolo, agendo su pneumatici e maneggevolezza per migliorare tenuta e risposta dell’auto, e sul motore per esaltarne accelerazione, ripresa e velocità. Non aspettatevi un Gran Turismo in tal senso, l’idea sarebbe quella, ma la varietà e la qualità sono su un altro piano, tanto che le modifiche apportabili sono sempre le stesse, anche se i veicoli cambiano: avremo 3 set di gomme e 7 accessori ciascuno per maneggevolezza e motore (pistoni, alettoni, minigonne, turbo ecc.) che doneranno un look sempre più unico a ciascuna macchina; l’unica cosa che cambia tra le varie auto è il costo delle singole modifiche, che diventa via via sempre più salato.

A questo proposito segnaliamo la presenza dei pagamenti in-app per acquistare crediti di gioco e poter così modificare il nostro veicolo o comprarne uno nuovo; non siamo in grado di comunicarvene il prezzo in quanto ancora non presenti sul Market, ma rispetto ad altri titoli che li sfruttano (molto di moda ultimamente) ci sono sembrati meno invasivi, nel senso che, a patto di vincere un po’ di gare, non sarà difficile procurarsi i crediti per ampliare il proprio parco macchine.

Parlando quindi di veicoli, potremo pescare da un set di 18 modelli, dall’auto sportiva, al SUV, passando per dune buggy e muscle car: saranno accontentati pressoché tutti i gusti, e se ancora non doveste trovare l’auto dei vostri sogni, la potrete sempre personalizzare con numerosi colori, aerografie e cerchi in lega di vario tipo; ovviamente niente di tutto questo è gratuito, quindi è probabile che vi spingiate ad un simile grado di personalizzazione solo molto avanti nel gioco, oppure dopo aver sfruttato i pagamenti in-app.

Da notare comunque come il modello delle varie auto sia molto curato e come ogni modificata fatta venga resa alla perfezione, sia “in garage” che in sede di gara (dove saranno meno percettibili essendo la visuale dall’alto e piuttosto distante).

A questo proposito i controlli ci sono sembrati ottimi, più precisi che nel primo titolo e ampiamente personalizzabili, mentre le visuali di gioco avrebbero forse potuto essere più numerose, essendo presente solo una modalità a camera fissa (che spesso non è il massimo della comodità perché non ci permette un minimo di sguardo in avanti sul circuito) ed una con camera ad inseguimento, che rischia di confondere un po’ le idee durante le curve più brusche, quando auto e visuale girano all’unisono; in ogni caso abbiamo trovato questa seconda opzione più comoda e coinvolgente della prima. Segnaliamo infine la poco invasiva la presenza di una porzione di minimappa nella parte alta schermo, e le ottime le indicazioni del copilota, che ci suggerisce quando si sta avvicinando la prossima curva.

Se non abbiamo tempo a disposizione per una lunga coppa possiamo cimentarci nelle modalità arcade ed evento singolo: quest’ultima è la più semplice, dato che dovremo solo selezionare il tipo di competizione (gara, giro veloce o eliminazione) e l’auto del nostro garage con cui gareggiare; la modalità arcade ci propone invece 40 sfide sequenziali, nel senso che per accedere alla successiva dovremo arrivare tra i primi 3 nella precedente: ogni sfida avrà un’auto precisa a nostra disposizione, che non potremo né scegliere né modificare in alcun modo, costituendo quindi un’ottima “vetrina” sul gioco perché ci mostrerà in poco tempo tante macchine e tanti circuiti diversi.

In ogni caso dobbiamo fare i complimenti agli sviluppatori di Polarbit per aver arricchito il gioco di numerosi dettagli grafici senza comprometterne minimamente la fluidità: è un piacere vedere il nostro veicolo "trasformarsi" per effetto dei vari potenziamenti, e poter interagire con coni, sassi, cartelli ed altri ostacoli presenti sui circuiti; il fumo sollevato da sabbia e sgommate è solo un piacevole surplus a questo punto.

Rimane purtroppo non pervenuto il responso sul multiplayer, perché come capirete i server di Polarbit sono al momento vuoti, e dati i problemi di compatibilità cui accennavamo ad inizio articolo è stato già difficile utilizzare il gioco su un singolo dispositivo, ma colmeremo sicuramente questa lacuna al momento della sua uscita.

Siamo giunti alla fine: qui sotto riassumiamo come di consueto quello su cui ci siamo finora dilungati, lasciandovi poi col trailer ufficiale del gioco e con un ricca galleria d’immagini.  Aggiorneremo la recensione giovedì prossimo, quando Reckless Racing 2 sarà disponibile per tutti sull’Android Market e potremo testare anche il comparto multiplayer.

Gameplay: Coinvolgente e adatto ad ogni esigenza, dalla partita occasionale, alla sfida più impegnativa. Il bonus dei comandi personalizzabili e la telecamera a inseguimento sono la ciliegina sulla torta.
Voto: 95/100
Grafica: I render dei veicoli in garage sono dettagliati e ricchi di effetti, che non mancheranno di ripercuotersi sui modelli effettivamente in gara: sgommate e polverone non mancheranno.


Voto: 90/100
Sonoro: Adatto al tipo di gioco e sufficientemente adrenalinico.
Voto: 85/100
Longevità: I numeri della nostra recensione parlano chiaro: con tutte le modalità di gioco ed i circuiti disponibili difficilmente vi annoierete
Voto: 88/100
Multiplayer: essendo una pre-release non abbiamo potuto testarlo ma è presente, e questo è senz'altro un punto a suo favore

Voto Complessivo: 89/100 (il voto tiene conto dei problemi di compatibilità e del fatto di non aver potuto esaminare la modalità multigiocatore. Al momento del suo rilascio, risolti i primi e confermata la bontà del secondo, il gioco potrebbe senz'altro superare i 90/100)