Meno quantità, più qualità: la pensa così anche Acer

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Meno quantità, più qualità: la pensa così anche Acer

Meglio pochi ma buoni. Sembra questo il leitmotiv ricorrente tra vari produttori in questo scorcio di 2011: ad aprire le danze sono state le dichiarazioni di HTC ed ora Acer sembra perfettamente allineata con esse. A scanso di sembrare un po' cattivi nel periodo più buono dell'anno, noi aggiungeremmo: era ora!

Non fraintendeteci: è giusto diversificare l'offerta, specialmente quando il tuo rivale principale non lo fa, ma, in accordo con l'adagio il troppo stroppia, quando il numero dei nuovi terminali si sussegue in maniera eccessiva si rischia di creare confusione e frustrazione. Gli acquirenti saranno così in difficoltà sia dal punto di vista della scelta tra troppi modelli (spesso molto simili), che in materia di aggiornamenti, dato che per forza di cose le aziende si concentreranno prima sui dispositivi più nuovi, rendendo sempre più oneroso tenerli tutti al passo coi tempi (non occorre certo citare il caso dell'HTC Desire, o il più recente di Galaxy S/Galaxy Tab).

Non da ultimo è chiaro come la svalutazione di ogni device sia accentuata dalla nascita di "successori" o presunti tali.

Considerando l'eccessiva sovrapposizione nello sviluppo di tablet PC e smartphone, un'organizzazione semplificata dovrebbe aumentare l'efficienza, ridurre i conflitti nello sviluppo di prodotti e consolidare le risorse al fine di produrre dispositivi mirati e competitivi.

Parola di Stan Shih, fondatore di Acer.

Al momento si tratta solo di dichiarazioni ad uso e consumo delle stampa, ma speriamo veramente che siano i segnali di un cambiamento imminente. Come abbiamo sottolineato più volte in passato, finora ad Android è mancato proprio un maggior impegno da parte dei vari produttori nel cercare di valorizzare maggiormente i propri dispositivi nel tempo, piuttosto che solo nello sfornarne di nuovi. Se davvero ci sarà un'inversione di rotta in tal senso (e se magari arriveranno anche più applicazioni per produrre contenuti e non solo per fruirne/condividerli), allora Android ed i suoi terminali potranno davvero dare un nuovo significato all'era post-PC.

Fonte: