Gingerbread supera il 50% di diffusione su dispositivi Android

Emanuele Manili
Emanuele Manili
Gingerbread supera il 50% di diffusione su dispositivi Android

Android avanza inarrestabile. Dopo essere diventato l'OS mobile più diffuso al mondo ed aver raggiunto traguardi di tutto rispetto con il proprio market, il robottino verde continua a camminare a passi lenti ma decisi lungo la tortuosa strada che porta al traguardo più difficile da raggiungere fino ad oggi: l'omogeneità.

La frammentazione di Android non è certo una novità, dovuta un pò alla sua natura di estrema "adattabilità", un pò alla mancanza di una vera e propria "linea dura" da parte di Mountain View.

Ma in concomitanza con il rilascio di Ice Cream Sandwich 4.0, che promette di "riunificare" smartphone e tablet sotto un'unica ala protettrice, nuovi e rassicuranti dati vengono rivelati dall'analisi periodica effettuata sulla base del numero di devices attivi.

Ebbene, a quasi un anno dal suo rilascio, finalmente Gingerbread si impossessa del 50,1% dei dispositivi, attestandosi come versione Android attualmente più diffusa.

Solo il mese scorso la percentuale ammontava a 43,9%.

A renderlo noto è direttamente il sito android developers tramite una serie di chiari grafici che riportiamo in questo articolo.

Gettando uno sguardo a queste immagini, è facile trarre alcune conclusioni: Froyo si trova ancora su più di un terzo dei dispositivi attivi con un 35,3% di diffusione, Eclair ci mostra un più rasssicurante 9,6% dopo quasi due anni di onorato servizio ed Honeycomb rimane relegato al suo misero 2,4% causa la sua restrizione ai soli tablet e la non disponibilità open-source fino a poche settimane fa.

Guardando all'imminente futuro invece, ICS ci fa ben sperare.

C'è ancora tanto da fare, ma la crescita avverrà molto più velocemente che in passato: al contrario di Honeycomb, Ice Cream Sandwich unifica smarthpone e tablet ed è open-source sin dal suo rilascio, permettendo ai produttori di lavorare all'implementazione sui propri hardware molto presto (comprese diverse case cinesi "ultra low-cost"). Inoltre, e forse l'aspetto più interessante, questa sua natura open-source sta permettendo alla folta community di sviluppatori indipendenti di lavorare al codice sorgente in queste stesse ore, tanto che in diversi casi molti "cuochi" hanno già rilasciato delle versioni alpha delle loro ROM!

Detto questo, possiamo legittimamente aspettarci che ICS raggiungerà percentuali di diffusione mai ottenuta prima, e con una rapidità senza precedenti.

Pronti alla vera rivoluzione?

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