Preview del Sony Tablet P

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Preview del Sony Tablet P

Una cosa è certa: i designer della Sony non sono stati a girarsi i pollici in questi ultimi mesi, perché sia il Tablet S che appunto questo Tablet P, hanno la loro da dire in termini di look. Ok, nonostante tutto è questo secondo modello che colpisce di più l'attenzione, grazie alle linee morbide, alle dimensioni compatte, ma soprattutto al fatto che aprendo in due questa specie di "pochette", all'interno troviamo un vero tablet Honeycomb in tutto e per tutto.

In molti lo paragonano al Nintendo DS, in effetti il concetto può definirsi quello, ma le rifiniture Sony sono di un altro pianeta e, sebbene non disdegni il gioco grazie alla Playstation Suite, non dimentichiamoci che il Tablet P è per l'appunto una tavoletta Android, e non "solo" una console per videogiochi.

Molte delle cose dette per il suo fratello maggiore valgono anche in questo caso: dall'ottimo display TruBlack, alla personalizzazione del software fatta da Sony, ai servizi Music and Video Unlimited, che permettono comprendono più di 10 milioni di canzoni ed oltre 6000 film; ma le similitudini hanno una fine, soprattutto considerato l'insolito form factor di questo modello.

Ecco ad esempio che troviamo Pinball Heroes e Crash Bandicoot su entrambi i modelli, ma nel piccolo clamshell i controlli occupano tutto lo schermo in basso (è possibile premere un tasto e poi  un altro senza alzare mai il dito dallo schermo, ma semplicemente trascinandolo: ottimo!), mentre l'altro è interamente dedicato alla grafica del gioco, il che da una parte rimpicciolisce le immagini a 5.5 pollici (poco più di uno smartphone), ma dall'altra permette di focalizzarsi interamente su quanto avviene nel gioco senza il fastidio dei controlli in sovraimpressione. Questo stesso concetto "divide et impera" è ripreso in molti applicativi: ad esempio avremo la tastiera virtuale in uno schermo e la mail a cui stiamo rispondendo nell'altro, e così via. Insomma, il Tablet P è consapevole che le sue curve sono un po' anomale, ma non se ne vergogna, anzi cerca di sfruttarle al meglio (ed il software in prova non era nemmeno quello definitivo).

Anche in questo caso abbiamo quindi un modello tutto da provare: la sua particolarità vi farà innamorare? Scopritelo dando un'occhiata al video ed alle foto qui sotto, in attesa di una nostra review completa, che speriamo non si farà attendere poi molto.

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