Gingerbread non fa breccia nel cuore dei produttori (o degli utenti)?

AlbertoDe Marchi
AlbertoDe Marchi
Gingerbread non fa breccia nel cuore dei produttori (o degli utenti)?

Dall’ultimo aggiornamento rilasciato il 2 Maggio scorso da Google emerge un evidente problema nella distribuzione dell’ultimo arrivato in casa Android. Gingerbread a diversi mesi dall’uscita (dicembre 2010) ha una quota marginale del 4%, con un 3% registrato dalla versione 2.3.3 e un 1% delle versioni 2.3.x. Considerando che tra non molto è possibile che venga rilasciata la versione 2.4 questo quadro sembra alquanto preoccupante.

È da molto tempo che si discute dei ritardi legati al rilascio da parte dei produttori delle versioni aggiornate del sistema operativo, personalizzato tramite le varie interfacce Sense, Touchwiz, Blur,… e a quanto pare il problema, anziché andare verso una possibile soluzione, sembra peggiorare sempre più. La versione Froyo (2.2) è stata annunciata quasi un anno fa, allo scorso evento I/O Google tenutosi il 20 Maggio 2010, e se si considera che alcuni terminali (tra cui il Galaxy S) hanno ricevuto l’aggiornamento a questa versione pochi mesi fa e soprattutto che ad oggi il 30% dei dispositivi monta ancora versioni 2.1 o inferiori la questione si fa ancora più preoccupante.

Il problema fondamentale è che probabilmente la maggioranza degli utenti non si preoccupa in prima istanza della versione del S.O. montata sul proprio device, ma guarda con molto più interesse a fattori quali l’usabilità, l’estetica e la possibilità di personalizzare il telefono senza dover utilizzare cavi, programmi e righe di comando. Questa è la fetta di mercato che fa guadagnare maggiormente i produttori e che rende ancora più debole la voce degli appassionati, che vorrebbero invece rilasci più costanti in base alle novità introdotte da Google.

Certamente il recente rilascio dell’aggiornamento per alcuni dispositivi HTC (Desire HD e Incredible S) aiuterà la quota di Gingerbread a salire, ma probabilmente quello che resta da chiarire è ormai un problema che va oltre la questione del passaggio a questa nuova versione e che riguarda la gestione degli aggiornamenti in senso più generale, visto che non tutti gli utenti possono o vogliono ricorrere a soluzioni di terze parti (vedi XDA) per aggiornare il proprio dispositivo.

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