Microsoft cita Barnes&Noble per violazione brevettuale

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Microsoft cita Barnes&Noble per violazione brevettuale

All'angolo blu: Microsoft, il colosso dell'informatica che di presentazioni non ha bisogno. All'angolo rosso: Barnes & Noble, il più grande rivenditore di libri degli Stati Uniti. Al centro del ring: il Nook, l'e-reader con Android, violatore di brevetti. Chi vincerà?

Chi bazzica siti che trattano di informatica sa benissimo che le cause per violazione di brevetto non sono certo una rarità, e Microsoft poi non è certo un neofita del settore. Da questo punto di vista quindi non ci meraviglia più di tanto che abbia citato Barnes & Noble per violazione brevettuale "volontaria e deliberata" (chiedendo tra l'altro danni triplicati, più le spese legali e un'ingiunzione permanente).

Quel che è più interessante semmai, è la strategia adottata dalla casa di Redmond: molte delle accuse vertono sulla user interface del Nook, ma se sul banco degli imputati a fianco del colosso librario troviamo anche i due produttori taiwanesi del device, manca invece all'appello Google.

Colpire dunque i partner per attaccare in realtà anche BigG.

D'altronde in passato già Motorola aveva subito un simile trattamento e non è la prima volta che Microsoft cerca di insinuare dubbi su quelli che sono gli effettivi costi di Android.

La battaglia prosegue dunque nelle aule di tribunale, vedremo però il mercato cosa ci dirà (e al momento pare non esserci storia). Voi che ne pensate?

Per i dettagli legali vi rimandiamo alla fonte, ringraziando anche Keiuske per la segnalazione.

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